Uno dei cittadini più sfortunati di Sabaudia è Antonio Dal Cin, finanziere in congedo, malato di asbestosi a seguito del contatto con l’amianto durante gli anni in servizio nella Guardia di Finanza, una vittima del dovere, che ha dovuto faticare non poco per versi riconosciuti i propri diritti e per sfuggire costantemente alla morte a causa della sua patologia. Vive a Sabaudia con la moglie, malata affetta da sclerosi multipla, e con due figli piccoli a carico. Cosa altro manca? La messa all’asta della sua abitazione, fissata al prossimo 11 settembre. Una data tristemente nota per la ricorrenza dell’attacco alle torri gemelle. Ma ancora una volta in suo soccorso è arrivato l’avvocato Ezio Bonanni, patrocinante in Cassazione, già difensore dell’ex finanziere e paladino delle vittime di amianto.
Questa notte la famiglia Dal Cin potrà dormire con un’angoscia in meno. L’appartamento è salvo perché il giudice ha sospeso l’azione esecutiva. Antonio Dal Cin insieme a sua sorella Nadia sono proprietari al 75% dell’appartamento in questione, per l’altro 25% debbono ottenere una sentenza di usucapione. Un istituto di credito, a fronte di un credito evidentemente mai recuperato, aveva tentato l’asta giudiziaria. Ma gli è andata male.
“Mi sono limitato a presentare un’istanza al Giudice dell’esecuzione – ha spiegato l’avvocato Bonanni – per segnalargli il fatto che la procedura fosse quanto meno anomala poiché il Dal Cin non è debitore del creditore procedente che tenta di mettere in mezzo alla strada un uomo che ancorché giovane è già segnato nella sorte infausta dall’asbestosi mortale. Bene il provvedimento di oggi che ha sospeso l’esecuzioni, dovuta anche alla tenacia e alla costanza del mio valido collaboratore David Caldarozzi”.
“Ringrazio pubblicamente Ezio Bonnani – ha aggiunto Antonio Dal Cin – per essere riuscito ad evitare che due bambini piccoli restassero senza una casa in un momento di grande difficoltà per la mia famiglia. Desidero ringraziare l’uomo di straordinarie doti umane che mi è sempre stato vicino come il fratello che non ho mai avuto, tutelando i mie figli e la mia famiglia, spingendosi ben oltre il suo ruolo professionale. Lo ringrazio per avermi sempre consigliato e per avermi messo a disposizione i medici dell’Ona (Osservatorio nazionale amianto) dandomi la possibilità di poter sperare in un futuro migliore. Non in ultimo, per avermi dato l’opportunità di donare al prossimo il mio tempo, così da sentirmi ancora vivo e non lasciarmi divorare dalla preoccupazione della morte annunciata. Grazie Ezio a nome della mia famiglia e di mia sorella Nadia. Oggi abbiamo portato a casa un importantissimo risultato, garantendo ancora una casa a nostri figli”
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