C’è da sgranare gli occhi davanti alla richiesta che Amedeo Bianchi, consigliere comunale di Sabaudia, fa al suo parlamentare di riferimento, il senatore Claudio Moscardelli del Pd. Si tratta del sollecito di un’interrogazione al Ministro dell’Interno, cosa che rientra nella normale attività politica che dal territorio arriva al Parlamento per sciogliere i nodi di questioni importanti. Ciò che stupisce nell’istanza di Bianchi è l’oggetto o meglio il soggetto sul quale accendere il faro del Governo: la crisi politica di Sabaudia e quelle “voci che sempre più insistenti coinvolgerebbero rappresentanti dello Stato nel fare pressioni sui gruppi consiliari contrari alla politica fin qui espressa dal primo cittadino Maurizio Lucci”.
Bianchi sollecita Moscardelli
Con un giro di parole, Bianchi afferma che “le stesse istituzioni, di fronte a palesi violazioni delle regole da parte del sindaco, hanno ritenuto non ascoltare le opposizioni, che quelle stesse violazioni hanno denunciato”. E veniamo al dunque: “Faccio riferimento a voci che parlano di un intervento del Prefetto – scrive apertamente in una nota stampa il consigliere comunale del Pd – a cui non voglio credere (si premunisce, ndr), ma che a questo punto è meglio chiarire con un’interrogazione parlamentare. Chiedo quindi al rappresentante del nostro partito, senatore Claudio Moscardelli, di interrogare il Ministro dell’Interno al fine di verificare la veridicità di tale comportamento (del Prefetto, ndr) e , nel caso, se lo stesso sia tollerabile e conforme al compito assegnato”.
E attacca Lucci
Oltre all’interrogazione choc suggerita al senatore Moscardelli, Bianchi torna ad attaccare Lucci sostenendo che, “ormai conscio dell’errore di valutazione della tempistica sulle prossime elezioni, sembra intenzionato a rientrare sui suoi passi, ritirando le dimissioni come fece in passato”. “Decisione legittima – afferma il consigliere democratico – ancorché palesi la vera qualità politico/amministrativa del sindaco, se non fosse per quelle voci che coinvolgerebbero rappresentanti dello Stato”.