Il simbolo di Sabaudia messo a rischio dall’inquinamento, le cui cause potrebbero essere riconducibili agli scarichi abusivi o alla speculazione edilizia. Contro i ciclici episodi di inquinamento delle acque del lago di Paola, prende posizione il coordinamento dei Verdi, che lancia un appello chiaro alle autorità preposte affinché subito vengano avviate le indagini del caso, volte a porre a freno lo scempio ambientale e individuare i responsabili. “Leggiamo dalle cronache-scrivono in una nota Angelo Bonelli, dell’Esecutivo Nazionale dei verdi e Giorgio Libralato, referente di Latina dei Verdi – che tra le cause dell’inquinamento nel lago di Paola (nel centro di Sabaudia) potrebbe esserci lo scarico abusivo o irregolare di case e fabbricati, il conferimento di fitofarmaci, la presenza di tensioattivi, alghe, nitrati provenienti dalle coltivazioni agricole. Chiediamo che le autorità interessate (Procura, Ausl, Regione Lazio e Comune di Sabaudia) intervengano immediatamente per fermare l’inquinamento. Il Lago di Paola è il simbolo, insieme al promontorio del Circeo, al picco di Circe, alle grotte del Guattari del Parco nazionale del Circeo, in uno scenario naturale incantevole dal destino ancora incerto per la solita pluri competenza di Enti che spesso significa non decidere nulla. Qualche genio ci voleva fare un ettaro di pannelli fotovoltaici galleggianti posati sull’acqua, un altro, un certo Raffaele Marra, privatizzare una parte di area protetta vicina al lago, per decine di ettari, con forse l’unico poligono di tiro in area protetta, certamente da delocalizzare.” “Tra tante incertezze – spiegano Bonelli e Libralato – rimane un periodico inquinamento e la manifestazione di questo, a seconda dei periodi dell’anno, che vanno dalla schiuma bianca, alla moria dei pesci sia nel canale Romano (che collega il lago al mare tirreno), sia nel lago anche con presenza di rifiuti nel mare. Di fronte al lago un pessimo caso di privatizzazione della duna mediterranea che impedisce oltre all’accesso, anche la vista e la fruizione della spiaggia. Ribadiamo che per noi il lago è un bene ambientale notevole, importante e che deve essere un’opportunità sia dal punto di vista sportivo (per le gare di canottaggio anche a livello internazionale), ricreativo, turistico, un ecosistema di notevole interesse scientifico e anche economico con tutte le corrette e sostenibili attività per la fruizione.E non basta il controllo – concludono gli ecologisti – è necessario mettere intorno ad un tavolo tutti i soggetti, allo scopo di tutelare, valorizzare e salvaguardare il Lago pensando a soluzioni che consentano di migliorare la situazione prevenendo questi fenomeni ricorrenti e ciclici, quindi conosciuti e prevedibili. Regione Lazio, provincia di Latina, Parco Nazionale del Circeo, Comune di Sabaudia, fondazione Scalfati, operatori economici, altri enti aventi pertinenza, ex Corpo Forestale dello Stato, associazioni di cittadini e di categoria devono incontrarsi per quello che è lo l’obiettivo comune e condiviso.”