A distanza di un anno dall’appello rivolto al comandante generale della Guardia di Finanza per il riconosciuto dello stato di vittima del dovere dell’appuntato scelto Antonio Dal Cin di Sabaudia, arriva un’importante iniziativa del Ministero dell’Interno che ha chiesto alla Prefettura di Latina di integrare i rapporti dai quali si evince l’esposizione non occasionale all’amianto durante l’attività lavorativa. Il Ministero dell’Interno inoltre vuole conoscere tutti gli altri casi di esposizione all’amianto e di conseguente malattia e richiesta di vittima del dovere oltre che di causa di servizio. Il caso di Antonio Dal Cin potrebbe quindi diventare un apripista esemplare per le cause di servizio durante l’attività lavorativa. Ma intanto la battaglia legale del militare di Sabaudia va avanti e ogni giorno è una scommessa perché Dal Cin è gravemente malato. A combattere con l’elmetto in testa è il suo avvocato Ezio Bonanni, del Foro di Roma. La lettera del Ministero dell’Interno porta il timbro del 13 marzo 2017, ma è il risultato di una complessa vertenza a tutela del finanziere e risarcitoria per i suoi familiari.
La domanda di riconoscimento dello stato di vittima del dovere risale al 2013. Dopo un primo parere negativo, l’avvocato Bonanni ha formulato osservazioni e produzioni documentali, con contestuale richiesta di accoglimento di tutte le domande formulate ed ha reiterato l’atto di costituzione in mora per ottenere il risarcimento di tutti i danni. A questo punto il Comitato di Verifica per le Cause di Servizio, al fine di esprimersi in ordine alla riconducibilità dell’infermità di cui è affetto il militare alle particolari condizioni ambientali od operative del servizio svolto presso la Guardia di Finanza, ha deliberato, nell’adunanza numero 222 del 6 marzo 2017, di richiedere al Servizio Assistenza ed Attività Sociali, Direzione Centrale per gli Affari Generali della Polizia di Stato, Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, ulteriore documentazione. Per questa ragione il Ministero dell’Interno ha sollecitato la Prefettura di Latina a chiedere all’Amministrazione di appartenenza dall’appuntato scelto in congedo, quindi alla Guardia di Finanza, di integrare il rapporto utile al Comitato di Verifica.
A questo punto, non resta che attendere la conclusione dell’iter in corso – fa sapere l’avvocato Bonanni -, nella speranza che questa istruttoria possa concludersi presto e sia emesso un parere che tenga conto della sussistenza della Causa di Servizio e dei Rapporti Informativi come richiesti alla Guardia di Finanza, così che Antonio Dal Cin veda finalmente riconosciuti i suoi diritti, senza dover ricorrere nelle sedi di giustizia”.