Da oggi l’avvocato Leonardo Pallotta, nominato custode giudiziario dal Tribunale civile di Roma il 7 febbraio scorso, è entrato in possesso dei beni, siti nel comune di Sabaudia, facenti parte della Comunione Eredi Scalfati, il lago di Paola e tutti gli immobili utilizzati dall’azienda Vallicola del Lago di Paola, posti sotto sequestro come disposto dallo stesso Tribunale.
Il custode giudiziario, lunedì 4 marzo, ha prestato giuramento ed è entrato nella pienezza delle sue funzioni. In data odierna, è stato eseguito il sequestro dei beni della Comunione Eredi Scalfati, con accesso dell’ufficiale giudiziario che ha immesso il custode nel possesso dei beni.
Vista la tempistica di questa vicenda giudiziaria, che nasce nell’ambito di una burrascosa divisione ereditaria dei beni dell’avvocato Giulio Scalfati, iniziata con atto di citazione il 18 maggio 2018, appare un po’ bizzarro che proprio ieri l’Azienda Vallicola del Lago di Paola, attraverso una nota stampa, ha dato notizia di una collaborazione con Assonautica Acque Interne Lazio e Tevere, per progetti di mobilità elettrica, senza fare alcun accenno al disposto sequestro, incombente, di tutti i beni.
Il provvedimento di sequestro, concesso su istanza degli eredi di minoranza, Andrea Bazuro e Saverio Scalfati, è stato motivato dal Giudice per via dei comportamenti posti in essere dagli eredi di maggioranza, Anna Scalfati, Giorgio e Giovanni Sangiorgi (rispettivamente madre e fratelli di Andrea Bazuro), ritenuti lesivi dei diritti sulle sostanze ereditarie dei ricorrenti. In particolare, il giudice ha rilevato come quest’ultimi siano stati privati dell’uso della casa familiare e dei canoni di affitto che l’Azienda Vallicola del Lago di Paola, controllata dagli eredi di maggioranza, deve corrispondere per l’utilizzo delle strutture aziendali di proprietà della Comunione.