Al posto della bar-ristoro macchinette che distribuiscono merendine e bibite e un negozio di souvenir. I nuovi allestimenti al centro visitatori del Parco nazionale del Circeo trovano spazio attorno alla Locanda del Parco oggetto di un contenzioso che sta assumendo toni accesi.
Il contenzioso
La vicenda ha inizio nel 2014 quando la ditta “Locanda del Parco” partecipa e vince un bando indetto dal Ministero delle Politiche agricole e forestali per la gestione pluriennale del servizio di ristoro e dei servizi igienici all’interno della sede di via Carlo Alberto a Sabaudia. Dunque l’apertura del locale, già attrezzato, che prenderà lo stesso nome della ditta assegnataria del servizio. Tutto va bene fino al 2016 quando l’Utb (Ufficio territoriale per la biodiversità di Fogliano, soggetto pubblico incaricato della gestione diretta di tutti i beni demaniali appartenenti al territorio del Parco) contesta al titolare della Locanda del Parco l’utilizzo della cucina. “Eppure la fornitura di piatti caldi era prevista dal capitolato” aveva eccepito la ditta, sottolineando anche il fatto che la cucina era già presente nel locale e utilizzata anche in passato. Niente da fare: lo “strappo” non si rammenta, perché la Locanda del Parco ha effettuato molte spese per l’avvio dell’attività e anche per l’adeguamento della cucina, come richiesto dalla Asl, e non intende rinunciare all’investimento. Contro la contestazione dell’Utb e la conseguente revoca della concessione, il privato si rivolge al Tar. Un’altra batosta: viene respinta la richiesta di sospensiva e l’udienza di merito viene fissata ad ottobre 2017. Ma alla Locanda non si abbattono, e continuano a lavorare tra alti e bassi, tra un’ispezione e l’altra superando l’estate e anche l’inverno 2017. Con l’arrivo della Primavera il nodo torna al pettine perché l’Utb intima lo sgombero. La Locanda non molla: “Abbiamo pagato il canone 2017, lasciateci lavorare almeno fino ad ottobre quando il Tar sentenzierà sulla legittimità dei provvedimenti adottati”. Dunque l’ultimato: se entro venerdì le chiavi della locanda non saranno restituite all’Utb si provvederà ad uno sgombero coattivo.
La contromossa
All’ultimatum la “Locanda del Parco”, assistita dall’avvocato Sara Mascitti, preannuncia un esposto alla Procura per contestare il fatto che lo spazio per il quale ha versato il canone è attualmente occupato in parte da distributori di bevande e snack e che nell’area circostante è spuntata un’attività di vendita di souvenir per la quale non si conosce emissione di apposito bando. Insomma, una guerra senza quartiere nell’area protetta del Circeo. La Locanda del Parco ha ricevuto in questi giorni la solidarietà della comunità: sono state raccolte 700 firme per il mantenimento dell’attività bar-ristoro nel centro visitatori del Parco nazionale a cura della Locanda che dà occupazione a nove persone.