I familiari dei disabili che frequentavano il Centro Diurno di Sabaudia sono passati alle vie legali. Gli ospiti del centro sono stati infatti privati della struttura che è stata destinata agli alunni della scuola elementare dell’istituto comprensivo “Orsolino Cencelli”.
Le famiglie erano state informate della necessità di trovare spazi adeguati a far ripartire le scuole in sicurezza, ma anche che gli ospiti sarebbero stati spostati in un’altra struttura di cui però, come spiega l’avvocato al quale si sono rivolte: “non veniva fornita alcuna notizia circa la sua adeguatezza ed i requisiti minimi previsti per l’accoglienza di persone affette da disabilità grave e conclamata”.
Il trasferimento, sempre secondo il legale, Fabio La Macchia, che ha preso l’incarico da quattro familiari coinvolti, “non concordato e ingiustificato”, è avvenuto il 24 settembre scorso, “con la conseguenza di recare un profondo disagio anche ai familiari, costretti a trasportare i propri congiunti in una struttura di cui non era stata accertata l’effettiva idoneità e senza che venissero messi al corrente in tempo adeguati”.
Secondo quanto si legge nella diffida inviata al Comune di Sabaudia l’amministrazione avrebbe, in assenza di un percorso socio-sanitario finalizzato all’accertamento della funzionalità della struttura e l’impatto che il cambiamento improvviso avrebbe potuto causare ai frequentanti, “violato i più elementari principi e diritti a favore delle persone disabili operando una discriminazione indiretta”.
Per questo si chiede la restituzione della struttura. Nel caso in cui entro 8 giorni non sarà risolta la situazione i familiari si rivolgeranno all’autorità giudiziaria.