Un’altra giornata difficile all’interno del palazzo municipale di Sabaudia: l’amministrazione in coma profondo. I consiglieri Giovanni Secci, Marcellino Pastore, Luca Mignacca, Amedeo Bianchi, Renato Bianchi, Piera Polisena, Temistocle Belmonte e Antonio Zeoli, si appellano al Prefetto Pierluigi Faloni affinché intervenga, qualora i termini per la convocazione del Consiglio comunale non venissero rispettati, in danno alle prerogative dei consiglieri comunali, a termine di legge e regolamento. Ma perché che è successo?
“Nella conferenza dei capigruppo tenutasi oggi – fanno sapere alcuni dei firmatari della richiesta inviata al Prefetto – ci è sembrato che il presidente del consiglio tenesse una posizione contraria agli interessi delle minoranze ritardando e chiedendo ai firmatari adempimenti che sono di sua stretta competenza. Il Consiglio comunale richiesto è quello relativo alla gestione dei parcheggi a pagamento”.
La proposta deliberativa è quella che la scorsa settimana ha accentuato le distanze tra Fratelli d’Italia e la “ritrovata” maggioranza del sindaco Maurizio Lucci. Sceso in campo l’assessore Marilena Gelardi, del partito di Giorgia Meloni, a difesa della proposta condivisa con l’opposizione ne era seguita una dura reazione da parte di cinque consiglieri vicini al sindaco che ammonivano l’assessore non più allineato. Di conseguenza i “fratelli” avevano annunciato la restituzione delle deleghe. Oggi l’opposizione allargata attendeva la calendarizzazione del Consiglio con la proposta sulla gestione dei parcheggi, ma il presidente dell’assise, Vincenzo Avvisati della Lista Lucci, avrebbe preso tempo.
I consiglieri Giovanni Secci, Marcellino Pastore, Luca Mignacca, Amedeo Bianchi, Renato Bianchi, Piera Polisena, Temistocle Belmonte e Antonio Zeoli, oltre ad appellarsi al Prefetto, hanno diffidato Avvisati “a convocare il Consiglio comunale entro e non oltre i termini previsti da leggi, norme e regolamenti vigenti, facendosi carico, ove ritenuto necessario, di dare disposizioni in merito alla convocazione della commissione ritenuta competente in materia, atteso che nel caso di specie trattasi di atto di indirizzo”.