Il Comune di Sabaudia grazie al risultato straordinario conseguito anche nel 2015, in merito alla gestione del ciclo dei rifiuti urbani con la differenziata che ha superato stabilmente il 70%, è riuscita ad ottenere una tassazione provinciale minima dell’1%, che significa tasse più basse per i residenti. Ad annunciarlo è l’assessore al bilancio del Comune di Sabaudia, Giuseppe Di Trento, che sottolinea come il provvedimento confermi la bontà dell’agire amministrativo del Comune di Sabaudia. Per l’anno 2016 ci sarà quindi una gradita sorpresa per i cittadini di Sabaudia: sulla base dei risparmi ottenuti sui costi del servizio verranno recapitate bollette rifiuti, Tari 2016, con importi ridotti rispetto a quanto pagato nel corso del 2015 “grazie alla ferma volontà del sindaco Maurizio Lucci e del delegato al ramo Marco Bertolissio”.
Le aliquote annuali Sono state pubblicate in questi giorni, infatti, dalla Provincia, le aliquote annuali dell’addizionale provinciale sui rifiuti, che vengono determinate in base al grado di realizzazione della raccolta differenziata. Più la raccolta differenziata è elevata, minore è il balzello provinciale che si applica ai cittadini contribuenti. Nello specifico, la Provincia applica la tassazione massima del 5%) ai Comuni di Pontinia, Priverno, Sezze, Terracina, Minturno, Fondi ed Aprilia.
L’adeguamento delle risorse “La soddisfazione per il lavoro svolto dall’amministrazione comunale e dagli uffici competenti, a cui va il mio ringraziamento e quello di tutta la maggioranza – afferma Di Trento – deve costituire il punto di partenza, affinché le istituzioni preposte, debbano concretamente avviarsi verso una gestione virtuosa ed efficiente del ciclo di gestione dei rifiuti, e non solo a fasi alterne. Infatti l’oggettività dei numeri e delle percentuali di svolgimento della differenziata, viene prima presa a riferimento dalla Provincia per la determinazione dell’aliquota da applicare ai contribuenti, mentre parimenti viene dimenticata quando vengono assegnate le risorse finanziarie destinate alla gestione del ciclo dei rifiuti, premiando tutti quei comuni che invece, la differenziata la fanno male e peggio, e comunque con risultati pessimi e deludenti, come certificato dalle bassissime percentuali raggiunte, da quei comuni che invece, in modo inspiegabile, hanno fatto il pieno dei contributi provinciali per le spese correnti e per gli investimenti, a discapito di chi invece, seriamente, ha definito come priorità politica ed amministrativa, la tutela ambientale e la riduzione dell’impatto negativo dei rifiuti, sulla stessa”.