Dice di ispirarsi allo juventino Cuadrado e ammette di sognare un ritorno a Genova e alla sua Samp, proprietaria del cartellino. Prima, però, dovrà fare bene in terra pontina, possibilmente offrendo il contributo necessario per raggiungere il traguardo salvezza. Gabriele Rolando sembra avere le idee chiare e da quanto dimostrato negli ultimi spezzoni di gara pare anche aver ritrovato fiducia, lucidità e smalto atletico. Il Latina ad Ascoli sarà in emergenza e quindi potrebbe aver bisogno di lui. L’esterno ex Matera ha tenuto a precisarlo: se arriverà l’attesa chiamata risponderà presente.
UNA GRANDE GIOIA SFUMATA SUL PIU’ BELLO
A Cesena era riuscito ad assestare una zampata vincente nei minuti conclusivi del match, siglando il suo primo sigillo in B e regalando ai suoi un preziosissimo pareggio. Sabato scorso contro l’Entella ha ricevuto in pieno recupero da Bruscagin un pallone invitantissimo, comodo comodo da spingere in rete. Per sua sfortuna, però, quel tiro si è stampato sul montante, amplificando il rammarico dei protagonisti e le imprecazioni del Francioni: “Quell’azione l’avrò rivista una decina di volte, la notte ho dormito poco, speravo tanto che quel pallone entrasse. Quando scendo in campo anche in 15 e 20 minuti penso sempre di dare una mano ai compagni, non è andata così purtroppo. Siamo stati disattenti su un calcio piazzato, dobbiamo mantenere alta la concentrazione per 95 minuti e non per 80”.
ATTENTI ALL’ATTACCO ASCOLANO
La mente è già proiettata alla prossima trasferta e all’obbligo di allungare la striscia positiva e non perdere punti in un delicato scontro salvezza: “Speriamo di rifarci ad Ascoli, sarà dura perché loro hanno ottime individualità in avanti: non giocano molto ma sono molto fisici e aggressivi, stiamo preparando a dovere la partita”. Nel 3-4-3 di Vivarini Rolando potrebbe trovare spazio in attacco, magari al posto di Gilberto, oppure come esterno di centrocampo, vista l’indisponibilità di Di Matteo e la maggiore propensione alla fascia destra di Nica e Bruscagin. All’appello, lo ricordiamo, mancheranno anche Acosty, De Vitis, Boakye e gli squalificati Mariga e Dellafiore. I sostituti di questi ultimi dovrebbero essere Rocca e Coppolaro.
UN AVVIO IN SORDINA
Al di là della felice parentesi di Cesena, Rolando non è ancora riuscito a ritagliarsi uno spazio degno di nota nello scacchiere nerazzurro: “Sono arrivato qui sperando di giocare di più, io come altri compagni. All’inizio ho sofferto il salto di categoria e sono stato alle prese con un infortunio rimediato in allenamento. Ora sto lavorando bene e anche il mister mi parla in continuazione incitandomi a continuare così. In queste settimane sto cercando di metterlo in difficoltà e adessp spero di ritagliarmi uno spazio, considerando anche l’emergenza. Il mister mi sta provando sul fronte offensivo, il mio ruolo preferito è il quarto di centrocampo partendo da dietro ma l’importante è esserci e dare una mano alla squadra, facendosi trovare sempre pronti!”.
SOCIETA’ SEMPRE PRESENTE (e QUASI CEDUTA)
Rolando ha evidenziato la compattezza del gruppo e ha tenuto a precisare che la società non sta facendo mancare nulla alla squadra: “I dirigenti al campo ci sono tutti i giorni, il presidente Aprile ci è vicino e ci ha rassicurato in tutti i modi, noi dobbiamo pensare solo al campo”. A proposito di società, intanto, sembra cosa fatta il passaggio di consegne alla cordata anziate composta dal commercialista Ugo Nuzzi e dagli imprenditori Benedetto Mancini e Angelo Ferullo. I tre, sostenuti da una misteriosa finanziatrice scandinava, potrebbero arrivare già nelle prossime ore alle firme con Antonio Aprile e Pasquale Maietta.