“Con il passare dei giorni la situazione provocata dall’incendio dello stabilimento della Eco X di Pomezia appare sempre più drammatica, un vero e proprio disastro ambientale che si ripercuote non solo sulla salute dei cittadini ma anche a livello economico sui settori agricolo e turistico-balneare”. E’ quanto afferma il deputato latinense Cristian Iannuzzi, componente della Commissione ambiente che ha presentato un’interrogazione parlamentare sul tema.
“Al di là delle tante dichiarazioni istituzionali – spiega Iannuzzi – che in un primo momento tendevano a minimizzare e rassicurare le popolazioni investite dalla nube di fumo derivata dall’incendio dell’azienda di Pomezia, è necessario tutelare la popolazione, in primis con una corretta informazione su quanto è accaduto e su come si intenda agire oggi ed in futuro, per mitigare gli effetti di questa nube tossica che probabilmente si paleseranno, in tutta la loro drammaticità, nei prossimi 20-40 anni”.
“Il Governo deve intervenire con urgenza – chiosa il deputato – adottando misure precauzionali, in particolare vietando il consumo dei cibi prodotti nelle zone circostanti, ordinando la pulizia delle strade e dei locali pubblici con getti d’acqua per combattere le fibre di amianto. e la dotazione di maschere con il filtro di protezione P3 per evitare l’inalazione delle fibre, come indicato dall’Osservatorio nazionale amianto”.
“E’ necessario – continua il componente della Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati – che vengano intensificate le verifiche sulla presenza di amianto anche in tutti gli altri siti a rischio, in particolare della città di Pomezia e del territorio circostante, e che i dati relativi all’inquinamento dell’aria vengano pubblicati e aggiornati sul sito del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare”.
“La zone colpite e limitrofe reggono la propria economia sull’agricoltura e sui servizi turistico balneari. Per quei soggetti colpiti due volte, come cittadini e come lavoratori, auspico – conclude Iannuzzi – che i Ministri competenti, intervengano con misure economiche in loro favore”.