Non una soluzione drastica, bensì un sistema di ridistribuzione teso comunque ad arginare il problema dei bovini selvatici che errando al pascolo, anche sulle vie comunali, causano pericolo per la sicurezza e la pubblica incolumità. E’ questo quanto emerso a seguito dell’incontro richiesto ad ottobre, ma svolto solo nei giorni scorsi, dal sindaco Barbara Petroni al Prefetto Faloni. Un incontro al quale erano presenti ASL, Carabinieri, Polizia Provinciale e Polizia Locale, Corpo Forestale e rappresentanti della stessa Prefettura di Latina. Il Comune si impegnerà a marchiare i bovini erranti e senza padrone con marchi numerati che saranno forniti dalla stessa Asl che potrà poi, attraverso questi stessi marchi, procedere ad una sorte di anagrafe di questi animali. Una volta marchiati verranno poi catturati per risolvere fattivamente il problema causato agli automobilisti che se li ritrovano davanti per strada con il rischio di finire fuori strada a causa o dello spavento o di manovre per evitare la collisione. Dopo la cattura, ci sarà la verifica dello stato di salute degli stessi bovini e da ciò dipenderà il loro futuro. Se a posto a livello igienico sanitario seguirà la ricerca di un proprietario disposto ad adottare il capo. Qualora per motivi di sicurezza, durante la cattura, sarà necessario abbattere qualche capo, la carne verrà donata alla Caritas.
Bassiano con un’ordinanza il sindaco Domenico Guidi, aveva risolto il problemacon il sequestro degli animali trovati a vagare liberamente e senza custodia sulla pubblica strada o che si introducono nelle proprietà private. Per quelli riconducibili a proprietario, era prevista l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge altrimenti si procede con l’abbattimento.
Carpineto aveva invece scelto la via drastica dell’abbattimento con stuolo di polemiche annesse, all’emanzazione dell’ordinanza firmata dall’allora sindaco Matteo Battisti nel novembre 2014.