A rischio storni le coltivazioni di oliva itrana nel Comune di Rocca Massima. Come ogni anno queste colture di pregio, che rappresentano una eccellenza nella provincia di Latina e nel Lazio, sono oggetto di vere e proprie devastazioni da parte degli storni che danneggiano in modo irreparabile le colture olivicole locali che rappresentano la principale fonte di sostentamento per gli agricoltori.
Sull’argomento è intervenuto il consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Simeone: “Si tratta – ha detto – di una emergenza che avevo già evidenziato all’assessore regionale competente a febbraio di quest’anno e che ci chiede, come istituzioni, interventi rapidi e risolutivi nel rispetto della sopravvivenza delle aziende agricole già gravate dalla pesante crisi economica in corso. In questo contesto, su sollecitazione del sindaco di Rocca Massima, Angelo Tomei, ho inviato una nota all’assessore regionale all’agricoltura, Carlo Hausmann, chiedendogli, considerato che a quanto risulta nel calendario venatorio della Regione Lazio 2017 – 2018 lo storno rientra tra le specie non cacciabili, nell’immediato di valutare la possibilità di modificare il calendario venatorio regionale 2017 – 2018 inserendo lo storno tra le specie cacciabili consentendo ai cacciatori di poter, senza trasgredire a quanto previsto dalla norma, l’abbattimento di questa specie, anche all’interno degli oliveti, contribuendo ad attuare un’azione di contenimento della loro diffusione. E, contestualmente, considerato che tale specialità di olive raggiunge la massima maturazione nei mesi di febbraio e marzo periodo in cui risultano essere più incisivi gli attacchi da parte degli storni che devastano colture e raccolti, chiedendogli di attivare tutte le procedure necessarie per assicurare, a chiusura della stagione venatoria in corso il 31 gennaio 2018, l’avvio di un programma di abbattimento controllato degli storni assicurando agli agricoltori di non vedere andare in fumo anche quest’anno il frutto dei propri sacrifici e del proprio lavoro. Si tratta di interventi non rinviabili per tutti quei Comuni, a partire da quello di Rocca Massima e per un territorio molto vasto che arriva sino al sud pontino, in cui viene coltivata l’oliva, di specialità Itrana, che nel 2016 ha ottenuto il marchio DOP a riconoscimento dell’identità unica di questo prodotto e a tutela di questa varietà le cui peculiarità e particolarità sono già apprezzate in tutto il mondo. Gli storni distruggono interi oliveti, mangiando le olive e danneggiando le piazzole di raccolta del frutto mandando in fumo mesi di lavoro e sacrifici nonché il futuro stesso di intere aziende agricole. Una situazione insostenibile a cui credo sia necessario trovare adeguata, urgente e concreta soluzione anche, e soprattutto, sul piano della prevenzione mettendo in atto tutti gli strumenti necessari a tutelare le colture dagli attacchi degli storni. Prima che la caccia, venisse ricompresa tra le funzioni che la Regione Lazio ha avocato a sé, tale emergenza veniva affrontata in modo sistematico dalla Provincia di Latina attraverso misure, preventive e straordinarie, per consentire l’abbattimento controllato di tale specie a tutela delle coltivazioni. Misure che da due anni, purtroppo, la Regione Lazio non ha messo in atto contribuendo di fatto all’acuirsi dell’emergenza. Per queste ragioni mi auguro che l’assessore Hausmann recepisca responsabilmente il grido di allarme proveniente dal territorio e dalle imprese che lo rappresentano garantendo la messa in campo di tutti gli strumenti necessari a tutelare le colture e gli agricoltori che rischiano di vedere andare in fumo il proprio lavoro e la loro stessa sopravvivenza”.