Ventata di fondi europei sul Lazio per i danni subiti nel 2018 a seguito del maltempo: stanziati 14,4 milioni di euro. “Non bastano a guarire le ferite, ma sono una speranza per la ripresa”. Questo il commento dell’eurodeputato Nicola Procaccini di Fratelli d’Italia, pensando soprattutto alla tragedia del 29 ottobre scorso avvenuta nella sua Terracina.
“L’Europa che ci piace è composta da nazioni indipendenti, ma solidali tra loro”, ha detto l’ex sindaco di Terracina dando la buona notizia dei contributi provenienti dal Fondo di solidarietà europea: 277 milioni di euro per l’Italia per il ristoro dei danni causati dal maltempo del 2018. Di questi 14,5 milioni sono destinati al Lazio. “Questa è la buona notizia che giunge dalla assemblea plenaria di Strasburgo dove è stata votata la mobilitazione del Fondo a beneficio dell’Italia”, fa sapere Procaccini.
“Sono davvero soddisfatto – commenta il deputato europeo del partito di Giorgia Meloni – . L’Europa che serve è quella vicina ai bisogni reali dei cittadini. L’Europa che ci piace è composta da nazioni indipendenti, ma solidali tra loro. Questo provvedimento testimonia che l’Europa, se vuole, sa essere materna e non matrigna come purtroppo le accade nella maggior parte dei casi. Il mio augurio per il futuro è che il Fondo di solidarietà ed il meccanismo unionale di protezione civile procedano di pari passo, nella prospettiva di prevenire le catastrofi naturali negli Stati membri. L’Italia, a causa anche di colpevoli politiche ambientali e di gestione del suolo, è sempre più frequentemente esposta all’impatto causato da eventi naturali di diverso genere. La nostra Protezione Civile è un fiore all’occhiello della Nazione, ma da un sistema di prevenzione gestito a livello comunitario, trarremmo certamente grande beneficio”.
Procaccini prosegue evidenziando come “di questo fondo, 14,5 milioni di euro per il Lazio rappresentano una notizia davvero positiva”.
“La gestione e la redistribuzione delle risorse tra i Comuni colpiti – spiega – spetterà all’Agenzia Regionale di Protezione Civile. Pensando a Terracina, quanto verrà destinato alla città non rimarginerà le terribili ferite umane che l’uragano del 29 ottobre ci ha inflitto, ma sarà un utile contributo per la completa ripresa di un tessuto sociale duramente colpito, che ha comunque saputo reagire con le proprie forze, sia per il patrimonio pubblico sia per quello privato. Mi piace sottolineare – conclude – che queste risorse consentiranno anche di ripristinare e arricchire il patrimonio arboreo, così importante per l’ecosistema e per prevenire nuove catastrofi”.