Le criticità del porto canale di Rio Martino sono state sviscerate questa mattina durante l’incontro con il prefetto Maurizio Falco, richiesto dalla Cllai Cgil e dall’associazione Codici.
In videoconferenza Codici, dopo aver ringraziato il prefetto per la sensibilità dimostrata e per la tempestività con cui ha convocato la riunione, come prima cosa ha posto l’accento sul fatto che tutte le attività di piccola pesca legate alla fruizione del porto canale sono ferme da circa un mese e con esse è ferma l’economia dei pescatori.
In secondo luogo, Codici ha messo in risalto le criticità che presenta l’Avviso per la ricezione di proposte per l’affidamento in concessione dello specchio acqueo della foce di Rio Martino emesso dal Comune di Latina, in quanto prevede la realizzazione di opere strutturali ed infrastrutturali, con un investimento di notevole portata economica, ma un tempo relativamente molto breve di sei anni per la gestione. Questo obbligherà, secondo l’associazione, la società a rendere onerosa la fruizione dei posti barca, con il concreto rischio che i potenziali utenti rinuncino a favore di altre località.
Altra forte criticità è rappresentata da due delle clausole di salvaguardia, secondo cui la gestione potrà iniziare solo dopo il completamento dei lavori di messa in sicurezza del sito (non fornendo alcuna tempistica in tal senso) e, peggio ancora, che il Comune di Latina “si riserva la rescissione/revoca anticipata del provvedimento concessorio in caso di avvio dei lavori del terzo stralcio” non ancora iniziati. Ciò significa che il soggetto economico che abbia effettuato un importante investimento per la gestione del sito, rischia di vedersi revocare la concessione in qualsiasi momento con un rischio imprenditoriale elevatissimo.
Gli interlocutori presenti, rappresentati da Pineschi e dall’assessore Onorati della Regione Lazio, dal sindaco Coletta e dall’assessore Bellini del Comune di Latina, dal presidente della Provincia, Carlo Medici, dal sindaco Gervasi e dall’ingegner Fiorelli del Comune di Sabaudia, hanno manifestato impegno per la soluzione del problema.
Ci vorranno ancora due settimane per l’inizio delle operazioni di dragaggio e l’intervento della Capitaneria di Porto, che ha posto in evidenza che, qualora dovessero nuovamente manifestarsi condizioni di pericolo per la sicurezza dei pescatori e delle loro imbarcazioni dovrà necessariamente disporre il divieto di entrata e di uscita.
Il Prefetto ha sollecitato i tecnici dei due Comuni interessati ad incontrarsi per mettere a punto le procedure necessarie per il riavvio delle attività di pesca e, soprattutto, per la loro continuazione in sicurezza in quanto entro martedì o mercoledì della prossima settimana vorrà convocare nuovamente il tavolo odierno.