Rincaro biglietti bus a Latina: il senatore Nicola Calandrini presenterà richiesta di accesso agli atti per capire le ragioni che hanno indotto la giunta del sindaco Damiano Coletta ad operare la rimodulazione delle tariffe al rialzo. L’argomento continua a tenere banco ed è motivo di scontro tra maggioranza, opposizione, associazioni di categoria e cittadini utenti del servizio.
“L’aumento del prezzo dei biglietti per il trasporto pubblico locale è avvenuto senza precise motivazioni – dichiara il senatore Calandrini, consigliere comunale e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia -, perciò presenterò subito una richiesta di accesso agli atti per fare piena luce sulla vicenda. L’atto è già pronto per essere depositato presso gli uffici, e servirà a capire cosa ha indotto la giunta di Latina a rivedere il costo dei biglietti per i bus, a poco più di un anno dall’avvio del servizio con il nuovo gestore scelto tramite gara pubblica”.
Per Calandrini si tratta di rincari esosi e che potrebbero scoraggiare l’utenza ad usufruire del Tpl preferendo piuttosto il mezzo privato: “La delibera di giunta che ha disposto la rimodulazione del costo dei biglietti singoli prevede aumenti non trascurabili, con il biglietto singolo che passa da 80 centesimi a 1,20 euro, fino a 2,30 euro se comprato a bordo del bus”.
“Dalla richiesta di accesso agli atti auspico che emergano elementi precisi, a partire dalle motivazioni che sono alla base degli aumenti e la relativa documentazione con cui Csc ha chiesto l’aggiornamento del costo dei titoli di viaggio, ammesso che tale richiesta sia partita dal gestore e non sia stata invece una iniziativa del Comune, aspetto che non si evince dagli atti ufficiali ad ora disponibili”, aggiunge il senatore pontino di Fratelli d’Italia.
“Ritengo inoltre giusto chiarire – afferma ancora l’esponente politico – quanti biglietti e abbonamenti sono stati venduti nel 2019 e quanto è stato ricavato, per poter capire quanto si calcola di incassare dagli aumenti scattati nel 2020, e cosa si intende fare con questo extra dovuto alla maggiorazione dei titoli di viaggio. Infine con la richiesta di accesso agli atti chiedo di sapere se la Segreteria-Direzione Generale si è espressa sulla delibera di giunta, e con quali termini”.
“Tutto questo è un chiarimento doveroso nei confronti della cittadinanza che subirà le conseguenze dell’aumento dei costi del servizio di trasporto pubblico”, conclude il senatore.
La delibera, approvata dalla giunta a novembre, prevede oltre all’aumento dei prezzi dei biglietti singoli, l’introduzione dell’abbonamento annuale del costo pieno di 286,70 euro, che alle categorie protette, studenti e over 65 costerà la metà. Sconto del 50%, per le stesse categorie, anche per l’abbonamento mensile che mantiene il prezzo pieno di 34 euro. Viaggio gratis per coloro che hanno Isee inferiore a 10mila euro. Le altre agevolazioni per reddito sono quelle previste in ambito regionale: 30% di sconto per tutti i cittadini di Roma e del Lazio che hanno un reddito Isee inferiore ai 25mila euro; 50% di sconto per tutti i cittadini di Roma e del Lazio che hanno un reddito Isee inferiore ai 15mila euro; +10% di sconto per l’acquisto del secondo abbonamento nello stesso nucleo familiare, +20% di sconto per il terzo e +30% di sconto dal quarto poi.
Resta l’aumento di oltre il 50% sui biglietti singoli. A parità di numero complessivo dei biglietti venduti nel secondo semestre dello scorso anno (488.000 biglietti semplici, 2.800 biglietto 100 minuti, 36.565 biglietti a bordo), il gestore del servizio di trasposto pubblico locale con la nuova tariffazione avrebbe un incremento delle entrate pari a 225.012 euro (450.024 euro per due semestri). Mentre le agevolazioni sugli abbonamenti sarebbero a carico del Comune.
“Per noi è importante – ha dichiarato ieri il capogruppo di maggioranza Dario Bellini – continuare ad incentivare l’utilizzo di questi mezzi di trasporto, agevolando anziani, studenti e categorie protette. È stato commissionato da parte del dirigente uno studio del Cersites che evidenzia che le tariffe andavano rimodulate e così è stato fatto”.