Le primarie del Partito Democratico sono la prima vera sfida importante che segna il cammino delle amministrative di maggio 2016, l’appuntamento che la città commissariata attende per rimettersi in moto. Una competizione, quella che vedrà confrontarsi il consigliere regionale Enrico Forte e l’imprenditore Paolo Galante, prevista dallo Statuto del partito che già nel 2011 fu utilizzata per designare tra De Marchis e Moscardelli, il candidato che sfidò Di Giorgi: difficile ipotizzare dei numeri sull’affluenza e fare raffronti perché in una condizione molto meno agguerrita tra i due schieramenti nel gennaio 2011 votarono poco più di 5.600 persone (Moscardelli vinse con il 57,5% pari a 3.284 voti).
Il voto tiepido
La sensazione è che, al di là dell’estrema litigiosità che sta caratterizzando le due correnti in una campagna elettorale aspra nei toni e negli attacchi da entrambe le parti (e attraversata dalla polemica Moscardelli Zingaretti sull’atteggiamento degli assessori regionali venuti a sostenere Forte) la risposta delle urne sarà blanda perché di temi e contenuti per la città se ne sono visti pochi. Il partito ha avviato la macchina organizzativa della competizione mobilitando i suoi attivisti. Si voterà domenica 22 novembre dalle 8 alle 21 e 30. Potranno partecipare tutti i cittadini residenti a Latina che avranno diritto di voto alle amministrative 2016 e che aderiscono all’albo degli elettori del Pd con una semplice pre-iscrizione prima del voto. Per votare occorrerà avere con se la carta di identità, la tessera elettorale e versare il contributo di 2 euro.
Seggi e militanti
I seggi allestiti per votare sono il centro Arca Enel in via Amodio (vicino alla chiesa Santa Maria Goretti), Q4 in via Cimarosa, Latina Scalo in piazza San Giuseppe, Borgo Bainsizza presso il centro civico, borgo Sabotino presso l’ingresso della discoteca Dada, borgo San Michele presso il centro civico. In questi sei seggi ci saranno circa 60-70 militanti secondo una stima provvisoria del segretario comunale Gioacchino Quattrola: “Per ogni seggio ci saranno altrettante sezioni, quattro per quello centrale all’Arca Enel, due per la Q4 e Q5 e uno per gli altri, per ogni sezione ci sarà un presidente e tre scrutatori, numeri importanti su cui ci stiamo muovendo per garantire un buon lavoro nella massima chiarezza e trasparenza e per evitare contestazioni”. Il riferimento è al pericolo di inquinamento del voto da parte di forze esterne al Pd. “Non crediamo che questo si possa verificare, se poi cittadini che hanno votato a destra decidono di partecipare e dare la fiducia al Pd non possiamo che esserne soddisfatti perché il partito ha attratto e convinto forze nuove”.
I costi
La segreteria sottolinea anche che il contributo da due euro non va vista come una tassa ma come un contributo per le spese della macchina organizzativa. Difficile fare un calcolo esatto degli introiti, ma se l’affluenza sarà simile a quella del 2011 (l’ultimo raffronto possibile con primarie comunali a Latina), a via Romagnoli potrebbero entrare non meno di 10.000 euro.