La Servizi Industriali presenta il conto al Comune di Terracina: notificato all’ente un atto di citazione per danni; chiesto un risarcimento di circa 10 milioni di euro.
In venti mesi 10 milioni di danni
L’ex gestore del servizio di igiene urbana, rappresentata dagli avvocati Ugo Altomare e Pierluigi Piselli del foro di Roma, ha messo in fila una serie di circostanze da eccepire nel periodo che va da luglio 2013 a marzo 2015 quando è subentrata la De Vizia in forza alla sentenza del Consiglio di Stato che ha ribaltato l’esito dell’aggiudicazione dell’appalto dei rifiuti.
Le penali
Un milione e mezzo di euro la Servizi Industriali, che fa capo alla famiglia Fatone di Latina, lo chiede per la disapplicazione di venti penali, il cui corrispettivo è stato trattenuto, applicate con procedure ritenute non conformi al capitolato d’appalto.
Il conferimento
Un’altra bella fetta della maxi richiesta di risarcimento sarebbe determinata dalla maggiore spesa che la società Servizi Industriali avrebbe sostenuto per il conferimento dei rifiuti alla Rida di Aprilia “costretta” da determine dirigenziali ritenute non conformi a quanto stabilito nel capitolato d’appalto che lasciava facoltà di scelta alla ditta aggiudicataria del servizio. La Servizi Industriali avrebbe pagato 20 euro in più a quintale conferito, rispetto al prezzo solitamente sostenuto presso la Saf di Colfelice.
I macchinari
Tra i maggiori rilievi anche la questione dei macchinari e delle diverse attrezzature acquistate dalla Servizi Industriali per l’espletamento del servizio assegnatole. Il capitolato prevedeva, in caso di subentro e di mancato accordo tra le società, che il Comune acquistasse l’intero pacchetto e che lo rivendesse al soggetto subentrante. Al passaggio di consegna tra la Servizi Industriali e la De Vizia questo non sarebbe avvenuto.
Le altre azioni legali
La richiesta di risarcimento danni, notificata al Comune, non è l’unica azione che la Servizi Industriali sta giocando sul campo minato dei rifiuti terracinesi. Contestati in sede di giustizia amministrativa gli atti del subentro della De Vizia ritenuti pieni di irregolarità e il Pef approvato dal Consiglio comunale lo scorso inverno.