Nulla di fatto al Tar in merito alla richiesta di sospensiva dell’annullamento della gara rifiuti del Comune di Latina presentata dalla De Vizia. La società ricorrente ha rinunciato alla richiesta cautelare. La causa sarà quindi discussa nel merito per l’annullamento degli atti impugnati. L’udienza potrebbe essere fissata entro la fine dell’anno o al prossimo gennaio, ovvero quando – almeno nel programma dell’amministrazione comunale – sarà già partita l’Abc, l’azienda speciale per la gestione del servizio di rifiuti urbani istituita con delibera di Consiglio comunale dell’8 agosto scorso e per la quale è stato pubblicato il bando per la nomina del direttore generale, dopo l’insediamento del consiglio di amministrazione presieduto da Demetrio De Stefano.
Il ricorso della De Vizia, una delle due società che aveva presentato la propria offerta per il bando europeo del servizio rifiuti del capoluogo, un affare da 120 milioni di euro, oltre a contestare l’annullamento della gara eccependo vizi nelle procedure adottate dal Comune ha evidenziato presunte illegittimità della costituzione dell’Abc, tra cui la violazione del decreto Madia in base al quale “nei cinque anni successivi alla dichiarazione di fallimento di una società a controllo pubblico titolare di affidamenti diretti, le pubbliche amministrazioni controllanti non possono costituire nuove società, né acquisire o mantenere partecipazioni in società, qualora le stesse gestiscano i medesimi servizi di quella dichiarata fallita”. E Latina si trova esattamente in questa situazione, con il fallimento, a dicembre 2016, della Latina Ambiente.
Il presidente del consiglio di amministrazione dell’azienda speciale Abc si è detto fiducioso della linea difensiva contrapposta alla parte ricorrente, soprattutto per quanto riguarda l’interpretazione del parere dell’Anac che oltre a evidenziare la presenza di illegittimità diffuse nella gara europea indetta, e quindi poi annullata dal Comune, ha riconosciuto la possibilità di rimuovere i vizi indicendo un nuovo bando oppure di procedere con una società in house, sia pure ritendo l’affidamento ad una municipalizzata in deroga ai principi del libero mercato. Un’opzione in deroga ma possibile. “Tutti gli avvocati che abbiamo consultato – ha dichiarato De Stefano – ci hanno detto che la gara andava annullata e che il Comune era ed è legittimato a scegliere le modalità di gestione del servizio. Il parere dell’Anac non dice una cosa diversa. Resta la questione del richiamo al decreto Madia. Riteniamo che la De Vizia non sia soggetto legittimato a fare rilievi su questo aspetto, cioè sull’eventuale illegittimità della costituzione dell’Abc”. Il presidente del consiglio di amministrazione ritiene che la rinuncia da parte della De Vizia della richiesta di sospensiva sia stata dettata dal fatto di aver avuto “il sentore che sarebbe stata respinta”.
Detto ciò Demetrio De Stefano si augura che l’udienza nel merito venga fissata il più presto possibile, perché dal primo gennaio il nuovo servizio dovrà essere garantito e ci sono da affrontare le scadenze dettate dalla curatela fallimentare della Latina Ambiente che ha pubblicato i bandi di vendita del ramo d’azienda che l’azienda speciale intende rilevare, ritenendolo funzionale all’avvio dell’Abc e risolutivo per l’assunzione del personale della fallita società. Le aste sono previste per la fine di novembre e la metà dicembre. Il bando per la selezione del direttore generale è fissato al 16 novembre e “probabilmente entro il 20 sarà nominato”, ha detto De Stefano che ha indetto per lunedì prossimo una seduta di consiglio di amministrazione per fare il punto su tutte queste scadenze, “alla luce si spera di conoscere anche la data dell’udienza al Tar relativa al ricorso della De Vizia”.
Oggi al Tar si è invece discussa la causa presentata dall’Atral contro la gara del servizio di trasporto pubblico locale. A giorni la sentenza.