“L’efficienza di una società rappresenta il punto essenziale per offrire garanzie ai lavoratori”. Così il segretario generale della Fit Cisl Tiziano Filosi interviene sulla futura gestione dei rifiuti urbani di Latina. “Ad oggi – afferma -, continuiamo a leggere di incontri, riunioni strategiche, proposte che seppur lodevoli in termini di opportunità da cogliere, non stanno risolvendo i problemi dei lavoratori della Latina Ambiente. Occorre innanzitutto il superamento dello scoglio giuridico inerente il procedimento fallimentare e successivamente sarà necessario rispondere ad un quesito fondamentale: con quali risorse economiche s’intenderà avviare una nuova società?”.
La linea dettata dalla nuova amministrazione comunale del capoluogo pontino è ferma alla volontà di revocare il bando europeo per un appalto di 120 milioni di euro a un soggetto economico esterno e di procedere ad una gestione in house. La Cisl non entra nel merito della decisione ma chiede lumi sul piano di investimenti necessario all’avvia di una gestione in proprio dei rifiuti. Ne vale per la sicurezza dei posti di lavoro.
“Si stima che il costo di una operazione del genere possa attestarsi intorno ai 20 milioni di euro solo per la fase iniziale”, scrive la Cisl in una nota stampa. Il segretario generale di Latina Roberto Cecere ha sottolineato che “in un momento storico in cui le casse del pubblico sono completamente vuote, ci si pone la domanda su chi farà gli investimenti e in quali tempi”. “E’ ovvio – ha concluso Cecere – che se il Comune non riesce a riorganizzarsi in tempi congrui e a garantire delle adeguate risorse economiche, la soluzione migliore in un simile scenario dovrebbe essere sollecitare degli investimenti privati. In ogni caso, come parti sociali, il punto fondamentale per noi è e resta la salvaguardia dei posti di lavoro e il decoro della città”.