Rifiuti di Roma in provincia di Latina: no grazie. Il sindaco di Aprilia si unisce in queste ore al coro di critiche rivolte al presidente della Regione Lazio per la sua ordinanza in soccorso delle inefficienze della gestione romana.
“La decisione della Regione Lazio – attacca il sindaco Antonio Terra – rischia di vanificare tutti gli sforzi messi in campo in questi anni. E si aggiunge, in questi giorni, già alle enormi difficoltà cui dobbiamo far fronte, a causa della riduzione del 50% dei conferimenti di umido nell’impianto Acea Ambiente a partire dalla giornata di domani”.
Il primo cittadino si dice stufo di dover ripetere ogni tre mesi la stessa cosa e cioè che “non è possibile scaricare sui Comuni del Lazio le inefficienze della Capitale, rendendo di fatto il territorio regionale la pattumiera di Roma”.
Terra non ci sta perché Aprilia è uno dei Comuni più virtuosi della Regione e già oggi accoglie i rifiuti di Roma, dopo i roghi che hanno compromesso gli impianti di smaltimento della Capitale.
Un’ordinanza, quella di Nicola Zingaretti, inutile per il sindaco di Aprilia perché “non incide sui due veri problemi della questione: l’assenza di impianti sufficienti a gestire l’enorme mole di rifiuti romani e l’incapacità della Capitale di portare la raccolta differenziata sopra il 65% imposto dalla legge”.
“È una situazione profondamente ingiusta e non più sostenibile. Che, tra l’altro, non ci assicura sul fatto che la medesima situazione che stiamo vivendo in questi giorni non si ripeta nel futuro”, si sfoga Terra.
E con il sindaco di Aprilia c’è anche il presidente della Provincia di Latina Carlo Medici, espressione del Pd pontino, quel Partito democratico che ieri ha mosso critiche, neanche troppo velate, nei confronti della decisione del presidente Zingaretti, ovvero del segretario nazionale dem, annunciando una mobilitazione delle province per la tutela del territorio.
Ieri, il presidente Medici, in una lettera al Governatore Zingaretti, ha manifestato tutto il disappunto dell’Ente da lui guidato, per un’ordinanza che rischia di avere un impatto devastante anche sul sistema di raccolta e smaltimento rifiuti dei Comuni pontini: “Questa Provincia – si legge nella missiva di Medici – chiede che siano attuate tutte le azioni possibili al fine di non generare il temuto default degli impianti presenti in provincia che determinerebbe seri problemi di conferimento a carico dei comuni della provincia traslando di fatto i problemi della mala gestio dei rifiuti nel territorio di Roma, sul nostro territorio”.
Il sindaco di Aprilia conclude il suo intervento per sottolineare che la decisione della Regione Lazio di aprire gli impianti delle province, e in particolare di quella pontina, rischia di vanificare tutti gli sforzi messi in campo in questi anni. E poi esprime preoccupazione per le difficoltà in vista a causa della riduzione del 50% dei conferimenti di umido, a partire da domani 8 luglio, nell’impianto Acea Ambiente.