Oggi in Consiglio comunale a Latina novità “logistiche”. Oltre all’allontanamento dei consiglieri del gruppo misto dal loro ex posto fisico nelle file di Latina Bene Comune verso l’esterno dell’aula, sono comparsi sui banchi dell’emiciclo bottiglie e bicchieri di vetro. Una piccola rivoluzione contro l’uso della plastica e motivo di plauso, esternato in aula, da parte della consigliera di maggioranza Laura Perazzotti, che più tardi ha firmato insieme alle colleghe Luisa Mobili e Loretta Isotton, sempre di Lbc, un comunicato stampa per informare la città sul buon esempio dato nell’assise civica in termini di pratiche quotidiane sostenibili per l’ambiente.
Ma rispetto alla pratica dell’abolizione totale delle plastica monouso, in aula, si è dissociata la consigliera Matilde Celentano, di Fratelli d’Italia, la quale si è detta pienamente d’accordo nell’utilizzo delle bottiglie di vetro per l’acqua, ma assolutamente contraria ai bicchieri di vetro… per ragioni igieniche. La consigliera di opposizione ha evidenziato che in Comune non c’è possibilità di sterilizzare i bicchieri e che pertanto sarebbe da preferire il bicchiere di plastica usa e getta. Per tutta risposta, la consigliera Perazzotti ha replicato che se non era d’accordo avrebbe dovuto organizzarsi diversamente, utilizzando una borraccia personale.
Quella della riduzione delle plastiche anche all’interno delle istituzioni (le consigliere di maggioranza oggi hanno definito l’uso delle bottiglie e bicchieri di vetro un primo gesto informale dal valore simbolico), è stata segnalata come necessità anche dal presidente dell’Abc Demetrio De Stefano in occasione della presentazione del logo dell’azienda speciale quando sul tavolo della conferenza organizzata nella sala De Pasquale comparvero per la prima volta le caraffe di vetro.
Oggi Latina Bene Comune viaggia sull’onda della plastic free, tanto da iniziare a pensare a iniziative da intraprendere per la tutela delle spiagge anche per l’imminente stagione balneare.
Le consigliere di maggioranza sottolineano nel loro comunicato che la scelta di rendere l’aula consiliare plastic free arriva “a distanza di poche ore dall’approvazione definitiva da parte dell’Europarlamento della direttiva che impone il divieto di utilizzo – a partire dal 2021 – di tutti quei prodotti fatti proprio di plastica usa e getta. “La norma stabilisce anche – si legge nella nota stampa – che entro il 2029 gli Stati membri debbano raggiungere il 90 per cento di differenziata per le bottiglie di plastica. Queste ultime dovranno contenere almeno il 25% di contenuto riciclato entro il 2025 e passare al 30% nel 2030”. Bene, e speriamo che il nuovo obiettivo comunitario non sia tradito ancora una volta nel capoluogo pontino: è in vigore da circa 10 anni l’obbligo di differenziare i rifiuti solidi urbani con una percentuale non inferiore al 65%. Negli ultimi tre anni a Latina, città di per sé fuori da ogni sforzo virtuoso in materia, è passata – come ricordato oggi in aula – dal 33% di raccolta differenziata al 24%, con un servizio gestito in questo arco temporale dalla Latina Ambiente in fallimento e dall’azienda speciale Abc, unica alternativa possibile per l’amministrazione comunale che tuttavia rispetto a questo obiettivo comunitario si è rilevata un flop. E pensare che l’assessore all’Ambiente Roberto Lessio, all’inizio del suo mandato, diceva che il bando per l’affidamento del servizio attraverso gara europea non era convincente perché non avrebbe garantito la soglia del 65%. Il servizio affidato all’Abc lo scorso anno stabiliva come obiettivo il 40%; oggi è stato approvato il Pef del 2019 con un obiettivo di differenziata al 31% ma attualmente siamo al terzo mese del 2019 fermi al 24%. Un passo di gambero che mette paura, mentre con nonchalance le esponenti di maggioranza ricordano alla città il nuovo obiettivo europeo di differenziare le bottiglie di plastica al 90% entro i prossimi 10 anni.
“Grazie anche alla sollecitazione dei ragazzi che da venerdì 15 marzo anche a Latina hanno dato impulso ai Fridays for Future ispirandosi alla protesta di Greta Thunberg riunendosi in Piazza del Popolo – si legge nella nota di Latina Bene Comune – , il nostro Consiglio Comunale di oggi, 28 marzo, vede tutti i suoi membri a consumare acqua in bottiglie e bicchieri rigorosamente di vetro. Questo per testimoniare la chiara volontà di questa amministrazione di andare gradualmente verso un’economia circolare”. Le consigliere Mobili e Perazzotti affermano anche che da settembre di quest’anno in tutte le mense scolastiche del comune di Latina i pasti dei bambini saranno di maggior qualità – almeno il 70% di cibo biologico e km 0, una scelta per la quale si è particolarmente prodigata anche la consigliereLoretta Isotton – e serviti in stoviglie non più usa e getta. L’acqua sarà distribuita in caraffe riempite ai beverini, che saranno istallati in ogni locale mensa. “Una scelta coraggiosa che proteggerà i bambini dai rischi legati agli ftalati e agli altri disregolatori endocrini che possono contaminare cibo e acqua in contenitori di plastica” – commentano le consigliere Mobili e Perazzotti, che colgono l’occasione odierna anche per ricordare un’altra importante tappa per la città. Si tratta dell’appuntamento di sabato 6 aprile, a cui è invitata a partecipare tutta la cittadinanza: a partire dalle 10 a Capoportiere l’azienda speciale Abc e volontari saranno in spiaggia per rimuovere la plastica dal litorale e condividere l’apertura della nuova isola ecologica di via Massaro.
Insomma, viva “plastic free” a dispetto di ogni dubbio sulla tenuta della gestione dei rifiuti solidi urbani nella città capoluogo che con una popolazione che supera i 120mila abitanti ha un servizio porta a porta limitato ai borghi più piccoli, organizzato sette anni fa dalla vecchia Latina Ambiente.