Il Pef 2019 del servizio rifiuti di Latina prevede l’estensione della raccolta “porta a porta” nell’ultimo trimestre dell’anno. Ma l’obiettivo rischia di slittare ancora.
La scorsa settimana durante l’assie civica la certezza della consegna al Comune, finalmente, del piano industriale, l’ennesimo, adottato dal consiglio di amministrazione dell’azienda speciale Abc. Il sindaco ha assicurato che entro breve sarebbe stato portato in aula per l’esame del Consiglio comunale, tranquillizzando anche sull’accesso al mutuo necessario ad avviare un servizio adeguato alle aspettative della scelta di affidare l’igiene urbana all’azienda speciale. “Entro agosto la richiesta del finanziamento alla Cassa depositi e prestiti, poi il tempo necessario per l’erogazione. Non voglio sbilanciarmi sui tempi, perché ho imparato ad essere prudente”, aveva detto in aula Damiano Coletta.
Ma intanto, il primo appuntamento utile per preparare la strada all’approvazione del piano industriale da parte del Consiglio comunale è saltato: non risulta all’ordine del giorno della commissione Ambiente programmata per domani, 8 luglio. Il presidente Dario Bellini convocherà un’altra seduta ad hoc per il piano industriale durante la settimana o bisognerà attendere lunedì 15 luglio? Ok, entro la fine del mese il documento, che doveva essere approvato ad aprile del 2018, arriverà in aula in modo tale che ad agosto sarà presentata la richiesta del prestito milionario alla Casa depositi e prestiti. A proposito: a quanto ammonterà la cifra? Nove milioni come prospettato tempo addietro dal direttore generale Silvio Ascoli? Pare che si torni a parlare di 12 milioni di euro. Ma andiamo avanti.
Quanto tempo impiegherà la Cassa depositi e prestiti per elaborare la richiesta? Giorni ics, al netto dell’incognita De Vizia. Ma siamo fiduciosi. Il primo settembre sarà tutto ok, quindi l’amministrazione comunale potrà tornare in aula per gli atti conseguenti. A questo punto l’azienda sarà pronta per organizzare il servizio come previsto nel Pef: implementare il codiddetto “porta a porta” della raccolta rifiuti urbani, già attivo nelle zone esterne al centro abitato (Agora, Zona Gionchetto e Pantanaccio, Latina Scalo rurale, Zona B e Zone C), con l’avvio di tale raccolta in altre zone densamente abitate (ad esempio Latina Scalo, Q4 e Q5) con l’obiettivo di servire ulteriori 40.000 abitanti circa.
Già, ma non basterà uno schiocco di dita. L’azienda Abc dovrà indire delle gare per l’acquisto dei mezzi e delle attrezzature con tutti i riflessi che ne derivano e avviare il servizio con la consegna dei kit alle famiglie. C’è il rischio che il 2019 si chiuda con lo stesso servizio 2018. “Ma la differenziata ha già raggiunto il 30%”, sembra di sentirlo dire di nuovo in aula dagli esponenti di Latina Bene Comune. Peccato che sull’Abc la memoria fa brutti scherzi. Nel 2016 il bando europeo fu accantonato perché tarato sul 65% di differenziata. Lbc ne avrebbe voluta almeno il 71%. Lo scorso anno, primi 12 mesi di attività dell’azienda speciale, l’obiettivo è stato ridotto al 40% ed è stata raggiunta la percentuale del 24% o giù di lì. Oggi l’amministrazione comunale afferma che la percentuale è già al 30%. Con un bicchiere pieno a un quarto si rischia di morire di sete.
Ne sanno qualcosa i dipendenti che ancora indossano la divisa invernale e che lamentano il caldo sui camion scassati. Forse è per questo che il “porta a porta” avviato da anni dalla Latina Ambiente nei borghi inizia a sentire qualche contraccolpo. La settima che ci lasciamo alle spalle in una vasta area non è stato ritirato il multimateriale. I contenitori azzurri, a Borgo Santa Maria, sono in strada da mercoledì 3 luglio. E quando capita che salta il giro dell’umido e il giorno dopo il secchiello marrone si ritrova in compagnia del sacchetto dell’indifferenziata, il primo mezzo che passa carica tutto insieme.
“Per carità, non mandate all’aria quel poco di buono che abbiamo fatto in questi anni per contribuire a mantenere pulite le strade dei borghi. La differenziata a Latina è solo nei borghi e noi non vogliamo più tornare indietro”. Questo il messaggio di alcuni utenti rivolto in primis al sindaco e all’azienda speciale.