Arrestato con l’accusa di revenge porn, l’ultimo comportamento persecutorio diventato reato penale, si difende accusando la presunta vittima. “Ho inviato le sue foto a seno nudo ai figli di lei, ma soltanto per far capire loro cosa mi inviava la madre e per farla smettere”. Così si è difeso questa mattina davanti al giudice Giuseppe Cario. “Sono stato io a chiudere la relazione” ha detto ancora spiegando che ci sarebbe anche un messaggio sul suo telefono, già sequestrato dalla polizia, che lo confermerebbe.
Poi ha aggiunto di non averla mai minaccia, né di aver usato le foto per costringerla a restare con lui. Una versione completamente opposta a quella della donna che l’aveva denunciato. La vittima aveva spiegato come aveva deciso di interrompere la relazione con il 52enne e questi, per vendetta, avrebbe messo in atto il revenge porn, parlando di loro ad amici e conoscenti e inviando foto hard ai figli e contattando il marito mettendolo al corrente del rapporto.
Testani era già stato accusato di stalking nei confronti dell’ex moglie e si era barricato in casa della donna, a Norma, minacciando di far saltare tutto in aria. Era stato poi assolto in Appello dall’accusa di tentato omicidio.
L’avvocato questa mattina, al termine dell’interrogatorio di garanzia presso il carcere di via Aspromonte, ha chiesto la revoca della misura cautelare e in alternativa una misura più lieve, come gli arresti domiciliari.