Acquistavano pneumatici all’estero, in Belgio e Olanda, in regime di sospensione dell’Iva da società italiane rivelatesi cartiere, tutte riconducibili a prestanomi compiacenti. Poi rivendevano i prodotti sul mercato nazionale con l’applicazione dell’Iva che, non venendo versata a monte, diveniva profitto illecito della frode fiscale.
Questa l’accusa per 5 persone colpite da un’ordinanza di custodia cautelare eseguita oggi, 5 maggio 2020, dai carabinieri di Formia. Il provvedimento è stato emesso dal gip di Napoli Nord nei confronti di 5 persone (2 agli arresti domiciliari e 3 con obbligo di dimora), tutte tra i 38 e i 67 anni, residenti a Formia, Minturno, San Marcellino (Caserta), Carinaro (Caserta), e Casoria (Napoli). Gli investigatori hanno ipotizzato un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati finanziari.
Nell’ambito delle indagini sono stati sequestrati denaro, beni mobili e immobili riconducibili a diverse società operanti nel settore del commercio di pneumatici, tra il basso Lazio e la Campania, per un ammontare complessivo di oltre 8 milioni di euro.
Gli accertamenti hanno consentito di raccogliere gravi indizi circa l’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di frodi carosello e molteplici reati tributari, nonché al successivo riciclaggio dei proventi illeciti illegali. Il sistema di frode era stato predisposto da un imprenditore di San Marcellino, coadiuvato da un altro soggetto di Formia e da numerosi prestanome.