E’ stata sequestrata la piattaforma depurativa “Ilsap srl” a Lamezia Terme. Sequestrati inoltre beni mobili ed immobili per un totale di 135 milioni di euro dalla Guardia di finanza di Lamezia Terme, dal Noe dei carabinieri di Catanzaro e dalla Capitaneria di porto di Vibo Valentia alla società Ilsap srl, operante nel campo del bio-diesel, con sede legale a Latina e sede operativa a Lamezia Terme. Arrestato il direttore tecnico dell’azienda.
L’indagine, coordinata dal procuratore della Repubblica Salvatore Curcio e dal sostituto Marica Brucci riguarda il deposito incontrollato da parte della società di rifiuti di varia natura allocati all’interno dell’area “ex Sir” di Lamezia Terme, nonché all’illecito sversamento, su suolo e acqua, di reflui industriali.
I militari hanno apposto i sigilli alla piattaforma depurativa dell’azienda di circa 4.000 metri quadrati, ad un’area adibita a discarica abusiva di circa 21.000 metri quadrati contenente rifiuti speciali, solidi e liquidi sempre secondo gli investigatori di natura altamente inquinante e a beni immobili del complessivo valore stimato in euro 15 milioni.
Già nel 2014 i fratelli Maurizio, Roberto e Salvatore Martena, furono indagati per una truffa da 11 milioni di euro all’Unione europea legata alla realizzazione dello stesso impianto biogas a Lamezia Terme. Prima dell’inchiesta il sito rimase chiuso per diverso tempo per la morte di tre operai dovuta all’esplosione di un silos.