Oggi è stato presentato il V Rapporto sulle Mafie nel Lazio. Il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ne ha illustrato i contenuti insieme a Gianpiero Cioffredi, Presidente dell’Osservatorio Legalità e Sicurezza della Regione Lazio, al colonnello Francesco Gosciu, direttore della Dia di Roma, Andrea Riccardi, fondatore della comunità di Sant’Egidio e il Prefetto di Roma Matteo Piantedosi.
Il periodo è quello che va da gennaio 2019 a febbraio 2020 ed ampio spazio è stato dedicato alla disamina della questione criminale romana: sottolineato in particolare “il salto di qualità dei narcotrafficanti di quartiere realizzato in questi anni – si legge in una nota – mutuando dalle mafie tradizionali il metodo mafioso e operando sul territorio con modalità differenti, a seconda delle aree geografiche o economiche di interesse.
Come dimostrano i recenti fatti di cronaca dell’ultimo anno, c’è inoltre una evidente fibrillazione dei clan nella Capitale in interazione con le mafie tradizionali. Gambizzazioni, omicidi, sparatorie sono la parte visibile di un dialogo criminale costantemente in corso nella pancia della città per la conquista di spazi di investimento e il controllo di alcune attività illecite, che va letto con attenzione per comprenderne caratteristiche e conseguenze. Si tratta di un riassetto degli equilibri che si sviluppa anche attraverso un cambio di passo in alcune dinamiche criminali ed è interno al funzionamento stesso del sistema criminale romano”.
Nella seconda parte del Rapporto ci sono le province: “Da Viterbo sino a Latina, passando per Aprilia e Frosinone il Rapporto evidenzia la complessità delle relazioni criminali dei boss con il territorio e gli enti locali. Il basso Lazio e il litorale, in particolare, continuano ad essere un osservato speciale da parte delle Forze dell’Ordine e delle Istituzioni, nonostante minacce, intimidazioni e attentati si susseguano con ritmo costante, in particolare, nei confronti degli operatori economici e degli esponenti delle istituzioni locali“.
Il bilancio delle operazioni antimafia nel Lazio evidenzia il 14,81% di operazioni antidroga avvenute sul territorio nazionale, l’8,81% le sostanze stupefacenti sequestrate, e il 15,86% le persone segnalate all’autorità giudiziaria. Complessivamente in questo anno sono stati sequestrati 3691,60 kg di droga. Nel periodo preso in esame dalle statistiche della locale distrettuale antimafia sono state indagate per reati di associazione mafiosa 295 persone e 178 per reati aggravati dal cosiddetto metodo mafioso.