Nella tarda mattinata di oggi, gli uomini della Sezione Antirapina della Squadra Mobile della Questura, unitamente a militari dell’Arma dei Carabinieri, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Vincenzo Palaia, nato a Catanzaro, il 3 giugno 1981, già detenuto, poiché individuato quale autore di tre rapine perpetrate presso altrettanti Istituti di Credito di Latina e Pontinia, avvenuti tra fine maggio e l’11 giugno 2016.
La notifica del provvedimento restrittivo relativo a Palaia, emesso dal Gip presso il Tribunale di Latina su richiesta del Pm titolare del fascicolo presso la locale Procura della Repubblica, è stata effettuata presso il carcere di Viterbo, dove attualmente è recluso, perché già tratto in arresto per analogo provvedimento restrittivo, sempre sulla scorta delle immediate indagini esperite dalla Squadra Mobile Sezione Antirapina che lo individuò e catturò il 18 agosto scorso.
Nello specifico quel fermo, all’epoca, venne compiuto a seguito delle immediate indagini eseguite in occasione della rapina a mano armata (taglierino), commessa in danno della filiale Credem di via Pirandello a Latina, perpetrata lo stesso giorno, a seguito delle quali, nel giro di poche ore, le risultanze raccolte dagli investigatori, consentirono al pubblico ministero di emettere un fermo grazie al quale si era potuto rintracciare ed arrestare Palaia.
Le indagini della Squadra Mobile, a quel punto, si erano concentrate su altri tre episodi di rapina a mano armata, (taglierino), in tutto simili a quella in danno della filiale Credem.
Di questi, due avvenuti a Pontina, precisamente il 24 maggio presso la filiale della Banca Popolare di Fondi e l’11 agosto presso la filiale del Monte Paschi di Siena, dove appunto erano intervenuti i carabinieri della locale stazione; mentre il terzo episodio riguardava la rapina perpetrata il 14 giugno presso la filiale Unicredit di via Piave a Latina, dove invece erano intervenuti gli uomini della Sezione Antirapina della Squadra Mobile della Questura.
Le univoche concordanti e precise ricostruzioni, nonché il prezioso scambio informativo tra i due uffici investigativi della Polizia di Stato e dei Carabinieri, mirabilmente coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno consentito oggi di risolvere ed assicurare alla giustizia il presunto autore di questi altri tre gravi episodi delittuosi, provvedendo alla notifica degli atti di rito presso il carcere dove è tuttora detenuto sin dalla prima rapina.