Massimiliano Bernardi, 48 anni, è stato arrestato oggi in forza di un’ordinanza di custodia cautelare per il reato di tentata estorsione continuata. Arrestato anche V.P., 42 anni, accusato in concorso. Entrambi sono di Aprilia e i loro arresti sono il frutto di un’attività di indagine svolta dai carabinieri a margine della rapina finita male perpetrata il 13 giugno scorso a Pisa durante la quale era rimasto ucciso Simone Bernardi, 43 anni, fratello di Massimiliano, in un conflitto a fuoco con il gioielliere che stava subendo il colpo.
L’ordinanza di custodia cautelare per il reato di tentata estorsione continuata in concorso è stata emessa dal Gip del Tribunale di Latina a seguito delle risultanze investigative prodotte dai militari del Norm di Aprilia e dalla stazione di Campoverde che oggi insieme ai colleghi di Ardea e Spoleto hanno eseguito i due arresti. In base alla ricorstruzione degli inquirenti Massimiliano Bernardi (associato ora presso il carcere di Spoleto) e V.P. (finito a Rebibbia) , tra i giorni immediatamente successivi alla rapina di Pisa e questo mese di luglio, avrebbero tentato reiteratamente di costringere, con violenza e minaccia, due persone di Aprilia ad elargire 5.000 euro per pagare i funerali di Simone Bernardi.