Gianluca Di Cocco, portavoce di Fratelli d’Italia torna sui rifiuti. La città è sporca, dice, oltre la circonvallazione, per non parlare dei borghi, le pulizie sono molto meno frequenti.
“Tra un anno – ha spiegato Di Cocco – con moltissimo ritardo sulla tabella di marcia, dovrebbe essere avviata la raccolta differenziata spinta, ma è ancora buio pesto sul come si voglia arrivare a questo importante appuntamento. Non si ha un barlume di luce sul piano del servizio che si vuol mettere in atto, anche perché allo stato attuale si opera su di un piano di azione che fa riferimento alla vecchia Latina Ambiente”.
“Non dimenticandoci poi, l’inciviltà purtroppo persistente di alcuni concittadini, che andrebbero maggiormente controllati e puniti dagli organi competenti. In merito – ha continuato – vorremmo avere chiarimenti circa le otto qualificate guardie ambientali a fronte delle due che espletino il servizio. Sarebbe opportuno capire ad oggi quali siano i costi degli addetti amministrativi di Abc, quante unità operino, e quanti e quali compiti si affidino a consulenti esterni”.
“Sarebbe opportuno sapere se vi siano premi produttività per i componenti del Cda e capire i motivi per cui ad esempio al centro di Latina, come giusto che sia, la spazzatrice intervenga tutti i giorni, ma già sulla circonvallazione i mezzi passino saltuariamente. Eppure le bollette sono pagate da tutti e nella stessa misura. Questi disservizi, vengono sanzionati da chi ha l’obbligo di controllare?”.
Abc da poco ha avuto l’ok del Consiglio di Stato e la maggioranza chiede ora un tempo per mettere in pratica quanto finora progettato. L’opposizione però non ci sta.
“Purtroppo Abc sembrerebbe allo stato attuale essere allo sbando. Sulla marina poi, passata l’estate, ci chiediamo come si voglia affrontare la questione raccolta. Non vogliamo pensare minimamente che Abc affronterà la problematica a giugno del 2020! Anche perché – ha concluso Di Cocco – d’inverno il lungomare è la discarica degli incivili che provengono dalle zone limitrofe, e che proliferano sapendo che chi dovrebbe controllare è impegnato altrove”.