Si è chiuso con quattro condanne il processo con rito abbreviato per quanto riguarda l’inchiesta denominata “Puro Sangue Ciarelli”. Il GUP del Tribunale di Roma Rosalba Liso ha condannato Roberto Ciarelli a 9 anni di carcere di fronte la richiesta di 12 da parte dell’accusa. Due anni invece per Maria Grazia Di Silvio per la quale erano stati chiesti 6 anni e 7 mesi. Stessa cosa per Valentina Travali e Francesco Iannarilli.
Per loro l’accusa era quella di estorsione, truffa, violenza privata, danneggiamento e lesioni, tutti aggravati dal metodo di matrice mafiosa. Aggravante però che è stata riconosciuta nell’odierna sentenza soltanto nei confronti di Roberto Ciarelli.
L’indagine era stata condotta dalla Mobile di Latina e coordinata dal Pubblico Ministero della DDA di Roma Luigia Spinelli. Il tutto grazie al racconto di alcuni collaboratori di giustizia che spiegarono nel dettaglio gli affari illeciti del clan legati a estorsioni ai danni di imprenditori, commercianti ed anche a semplici cittadini. Parti civili del processo il Comune di Latina assieme all’Associazione Caponnetto.