Maggioranza e opposizione insieme per non chiudere il punto di primo intervento di Sabaudia. L’amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Giada Gervasi fa squadra e incamera i diversi contributi politici e non messi in campo per contrastare la soppressione del servizio nella cittadina delle dune come negli atri comuni pontini.
“L’Amministrazione comunale fa squadra e punta tutto sul lavoro di gruppo – recita una nota stampa del Comune di Sabaudia -. Da tempo il sindaco Gervasi, l’assessore Zaottini e il consigliere di minoranza Bianchi stanno lavorando nei tavoli istituzionali per scongiurare la morte della struttura di Via Conte Verde, di fondamentale importanza per il territorio a tutela del diritto all’assistenza medica e cure primarie, soprattutto nel periodo estivo quando la popolazione residente arriva a quadruplicarsi. Un lavoro sinergico che va avanti da mesi e che ora è giunto all’elaborazione di un apposito documento, da indirizzare al Ministro della Salute e al Presidente della Regione Lazio, da condividere con tutti i consiglieri comunali della città delle dune. Non a caso Renato Bianchi ha chiesto la convocazione della Conferenza dei capigruppo così da discutere sull’argomento, sottoscrivere il documento e arrivare ad una posizione comune atta a dar forza alla battaglia che si sta cercando di affrontare nelle sedi opportune e con tutti i mezzi a disposizione. A tale documento, infatti, faranno seguito un verbale di Consiglio comunale e tutta una serie di atti ad hoc. Si precisa che il presente prospetto è già stato condiviso con gli altri 12 Comuni laziali interessati dalla chiusura del PPI (Gaeta, Minturno, Priverno, Cori, Cisterna di Latina, Sezze, Monte Fiascone, Ronciglione, Magliano Sabina, Palombara Sabina e Ladispoli) ed è in fase di sottoscrizione da parte di tutti i consiglieri comunali delle diverse amministrazioni. Ma la mobilitazione contro la chiusura del Punto di Primo Intervento di Sabaudia è corale e ha generato una collaborazione proficua tra tutte le forze politiche e sociali interessate. Compreso l’ex consigliere comunale Franco Brugnola, il quale ha avviato una petizione atta a chiedere, per l’appunto, il mantenimento in vita dei PPI, così come negato dal Decreto Ministeriale 70/2015”.
“Sono contenta della collaborazione che si è generata. È importante fare sinergia per fini comuni, nell’interesse della collettività – ha commentato il sindaco Gervasi – Unirsi significa mostrare uno spiccato quanto doveroso senso di responsabilità nei confronti di un territorio che ha bisogno di essere tutelato e valorizzato. L’amministrazione comunale vuole mantenersi coesa e dimostrare anche attraverso questa compattezza quanto sia necessario mantenere una struttura di estrema importanza per tutto il comprensorio, stante anche le caratteristiche morfologiche e di ricettività turistica del territorio comunale”.