Scandalo al Provveditorato agli studi di Latina per la truffa del cartellino. Oggi i finanzieri del Comando Provinciale, diretto dal colonnello Michele Bosco, hanno notificato un provvedimento di sospensione dall’esercizio di pubblico ufficio, della durata di un anno, tre dipendenti del Provveditorato di via Legnano per i reati di truffa aggravata ai danni dello Stato e false attestazioni.
L’operazione di polizia giudiziaria scaturisce dalle indagini condotte dagli uomini del tenente colonnello Carlo Simoncini, comandante del Nucleo di Polizia Tributaria, coordinate dal sostituto procuratore Valerio De Luca, ed eseguite mediante pedinamenti, appostamenti, sopralluoghi, riscontri documentali sui prospetti mensili di assenze/presenze e con l’ausilio di una videocamera collocata nei pressi dell’apparecchio marcatempo per la timbratura del cartellino. Le indagini hanno permesso di accertare una reiterata condotta di assenza ingiustificata dal posto di lavoro di quattro dipendenti.
Gli stessi, impiegati presso l’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio – Ambito Territoriale di Latina (ex Provveditorato agli Studi), sono accusati in concorso di essersi timbrati a vicenda il cartellino che ne attestava la presenza in ufficio, mentre di fatto si sarebbero allontanati dallo stesso per diverse ore per tornarvi poi molto più tardi.
Tutti e quattro i dipendenti “pizzicati” dalla Finanza risultano indagati per truffa aggravata ai danni dello Stato, per false attestazioni o certificazioni. Si tratta di A.S., P.M., S.L. e A.G., uno dei quali attualmente in pensione. Per i tre in servizio il Gip Mara Mattioli ha emesso la sospensione dai pubblici uffici per la durata di un anno che oggi appunto è stata notificata agli indagati.