Andrea Marchiella, presidente del comitato provinciale Fair Play, interviene in merito alla presa di posizione dell’Aia sull’ennesima aggressione ai danni di un arbitro. L’episodio si è verificato nel campionato di Promozione, durante la gara tra Virtus Olympia e Atletico Torrenova, al “Francesca Gianni” di Roma. Vittima di un vile agguato è stato il signor Bernardini di Ciampino, ricoverato per le lesioni procurategli da persone non identificate nel dopo partita. L’Associazione Italiana Arbitri ha deciso di non inviare direttori di gara per tutte le partite in programma questa settimana nei campionati dilettantistici della regione. Inevitabile stop, dunque, per tutte le competizioni ufficiali previste dall’Eccellenza al settore giovanile, compreso l’intero movimento del Calcio a 5 laziale.
“Sono pienamente d’accordo con la presa di posizione del presidente Marcello Nicchi, mirata a sollecitare un momento di riflessione da parte non solo dei soggetti coinvolti ma anche dell’opinione pubblica – commenta amareggiato Marchiella -. Il tema della violenza nel calcio è troppe volte sottovalutato, perché sui campi di gioco si tende sempre più spesso a non agire in base ai valori che lo sport e la vita stessa ci impongono di valorizzare: il nostro deve essere un deciso “No!” ad ogni forma di violenza e un invito a fissare come assolute priorità la lealtà ed il rispetto. Esprimo la mia solidarietà agli arbitri e agli addetti ai lavori che da sempre lavorano per promuovere il gioco del calcio e le attività sportive in genere, ma sollecito tutti a cercare un radicale cambiamento di rotta. I valori che tanto invochiamo devono essere messi in pratica e non restare nell’ambito della pura retorica: bisogna intervenire sugli atleti sin dalla più giovane età, operando indirettamente anche sulle famiglie e su quanti gravitano intorno al mondo dello Sport. Per questo rivolgo un appello agli stessi addetti ai lavori e alle società, affinchè optino per un maggiore qualità e una migliore preparazione nell’aspetto formativo. Un altro messaggio va poi indirizzato alle istituzioni, del pianeta sportivo e non solo: promuoviamo delle campagne informative, lanciamo delle iniziative di sensibilizzazione, insistiamo sul premiare i gesti di altruismo, la correttezza e le condotte esemplari. Su questi temi siamo mobilitati da tempo come Comitato Fair Play, a livello provinciale, regionale e nazionale, ma per ottenere risultati concreti serve la collaborazione di tutti: dal bambino che tira i primi calci a un pallone al presidente più affermato, dal magazziniere al giornalista, dall’arbitro al semplice spettatore!”.