Fabio Altissimi non ci sta. La bocciatura della discarica della Paguro da realizzare in località La Cogna di Aprilia, per il patron della Rida Ambiente, non risolve il problema.
“Tutti hanno salutato il diniego della Via con un plauso eppure nessuno si è soffermato sulle conseguenze – spiega Altissimi – La conferenza di servizi aveva preso tempo per valutare il progetto in attesa della redazione del nuovo piano di gestione dei rifiuti del Lazio. Ebbene non ce n’è traccia. Dire no alla discarica di Aprilia risolve i problemi ed evita l’apertura di nuove discariche? Assolutamente no, perché seppur trattati i rifiuti, una volta usciti dagli impianti Tmb devono finire in discarica, anche se la mole è minore rispetto al passato. Ergo tutti i comuni che conferiscono negli impianti dove pensano che andranno i loro rifiuti? Nelle discariche già esistenti che sono al tracollo?”.
Un interrogativo, quest’ultimo, già sollevato da Altissimi in diverse occasioni e riproposto ieri anche dal consigliere regionale Francesco Storace che nel suo intervento in aula ha paventato l’ipotesi che la Regione Lazio possa avvalersi della delibera 199/2016 “che prevede, appunto, un incremento di dieci milioni di metri cubi riservato alle sole discariche esistenti”. “Quindi facciamo un esempio, Borgo Montello”, sottolinea Altissimi, evidenziando che a suo dire non saranno i cittadini a guadagnarci “visto che i costi di conferimento sono ben più alti di quelli garantiti da Rida e soprattutto che, con le discariche piene, spesso si è costretti a pagare anche i costi di trasporto per portare i rifiuti fuori provincia o Regione.”
In attesa delle motivazioni al diniego al progetto c’è però un’altra questione che tiene banco: “Lo stesso assessore regionale Buschini – continua il patron di Rida – ha affermato che ogni bacino deve aver la propria discarica di servizio. Ebbene dove pensano di costruire una discarica nella zona di Aprilia? Si è sentito di tutto: che nel nostro terreno sarebbero stati sversati i rifiuti della Capitale, che l’area è già contaminata, che è vicino a un centro abitato e che sarebbero state inquinate le falde acquifere. Ancora una volta invito politici e rappresentanti istituzionali a fare un giro in Rida Ambiente: nessun odore molesto, nessuna sporcizia, nessuna visione degradante. Avremmo utilizzato lo stesso metodo per la discarica con il progetto che ovviamente prevedeva una strutturazione in grado di evitare inquinamenti di suolo e falde. La verità è un’altra: solo chi non vuol vedere oltre il proprio naso non si rende conto che questo territorio ha bisogno di una discarica dove conferire i rifiuti trattati”.
Altissimi conclude affermando che “ieri è stato bocciato solo un progetto, guarda caso di un gruppo che non fa parte della Holding di Cerroni che da un mese a questa parte ogni giorno ha un motivo in più per festeggiare l’incremento dei propri affari”. “Tutto legittimo, per carità – precisa -, ma noi crediamo che tutto ciò non vada a vantaggio dei cittadini, nemmeno di quelli che oggi esultano”.
Ma l’euforia apriliana sul diniego preannunciato per la discarica della Paguro impone molta cautela. Lo ha affermato il segretario locale del Pd Alessandro Mammucari: al parere negativo dell’Ufficio Via faranno seguito le controdeduzioni del privato proponente; meglio non abbassare la guardia. “L’orientamento della Regione – ha affermato Mammucari – è chiaro nel negare il parere per l’autorizzazione alla realizzazione dell’ennesimo scempio sul nostro territorio che grazie all’importante ruolo di filiera svolto dal Partito Democratico si è riusciti ad evitare. Tuttavia, è importante non abbassare la guardia e continuare a contrastare con ogni mezzo tale scellerata proposta che avrebbe fatto della città di Aprilia la pattumiera di Roma con la soddisfazione del sindaco Virginia Raggi che con insistenza ha chiesto ripetutamente il via libera per la realizzazione della discarica nel territorio apriliano per consentire di risolvere i problemi della sua città, risoluzione che nell’intenzione dei Grillini avrebbe dovuto essere scaricata sui nostri cittadini”.
Mammucari cita anche la delibera della Provincia che “da un lato è stata alla base dei pareri negativi che i vari enti hanno potuto esprime in sede di conferenza dei servizi, dall’altro pone le basi per evitare che in futuro si possano verificare eventi come quelli che nel corso della scorsa settimana hanno visto l’intero territorio pontino essere sotto ricatto del privato che inspiegabilmente ha chiuso i suoi cancelli dando il là ad una vera e propria crisi ambientale”. “La delibera provinciale pone le basi per una gestione pubblica dell’intero ciclo dei rifiuti evitando le mega concessioni a soggetti privati e individua un specifico ruolo agli enti pubblici anche per quanto riguarda la fase finale del processo”, ha concluso l’esponente del Pd che ha indetto per domani una conferenza stampa sul tema.
Intanto questa mattina, durante i lavori del Consiglio comunale di Aprilia, il consigliere d’opposizione Vincenzo Giovannini (del Pd) ha voluto ribadire che il diniego alla discarica della Paguro è un successo di tutti, un percorso politico positivo sia del Partito democratico a tutti i livelli, sia dell’amministrazione comunale che ha presentato le giuste osservazioni a contrasto del progetto che andava ad inserirsi in un contesto territoriale già gravato da precedenti situazioni di degrado.