Quasi un anno fa ammontavano a 161 gli anni complessivi di condanne per i 19 imputati appartenenti al clan Di Silvio coinvolti nell’inchiesta Scarface. Ieri però, il giudizio della terza sezione della Corte d’Appello di Roma che, ha ridotto sensibilmente alcune condanne per coloro che avevano scelto il rito abbreviato.
Ora sono 80 gli anni di condanna complessivi, con alcuni imputati che hanno scelto l’iter del concordato. Tra loro Marco Ciarelli che si è visto ridurre la pena a tre anni e sei mesi. Pena ridotta a due anni per Mirko Altobelli, tre anni e un mese per Riccardo Mingozzi, due anni e nove mesi per Daniel Alessandrini, quattro anni a Simone Ortenzi. Ridotte le pene anche di Manuel Agresti e Simone Di Marcantonio, rispettivamente a quattro anni e cinque mesi e a due anni e otto mesi.
Per Fabio Di Stefano invece è arrivata l’assoluzione da alcuni capi d’imputazione, per altri reati è arrivata la condanna a otto anni e dieci mesi. Assolti Salvatore Di Stefano e Franco Di Stefano.
Riduzione della pena anche per Carmine Di Silvio detto ‘porcellino’, per lui dieci anni. Otto anni e quattro mesi per Costantino Di Silvio detto ‘Costanzo’, condanna a quattro anni di reclusione anche per l’omonimo, conosciuto come ‘Cazzariello’. Per Antonio Di Silvio detto ‘Patatino’, sono sette anni e dieci mesi.
Condanna a otto anni e per Ferdinando ‘Prosciutto’ Di Silvio, due anni e otto mesi per Michele Petillo, tre anni e sei mesi per Alessandro Zof e tre anni e quattro mesi per Anna Di Silvio.
Tutti gli imputati erano chiamati a rispondere a vario titolo di associazione a delinquere e per alcuni era stata contestata anche l’aggravante del metodo mafioso. Tutto questo accompagnato a traffico di stupefacenti e estorsioni.