E’ una sorta di appello alle forze sane quello lanciato dall’ex sindaco Angelo Delogu che nella sua analisi politica di Priverno, chiede pure una sorta di cambio di passo ai vari attori troppo presi a parlare di candidature e alleanze ma poco dei problemi della città: “Questa città è sull’orlo del baratro. Dopo il risanamento dei conti e i progetti ambiziosi portati avanti dalla nostra amministrazione, appena ci si provava a rialzare dal decennio di mala gestione, con il commissariamento molte cose si sono rallentate o interrotte.
Il saldo che paghiamo dopo più di un anno di commissariamento è molto salato. Come temevamo a rimetterci sono ancora una volta i cittadini. Tutto ciò, nonostante i nostri tentativi – purtroppo non sempre raccolti – di dare un nostro contributo propositivo e responsabile alla gestione commissariale. Ma, per fortuna, non tutto è perduto. Restano alcuni tratti di risanamento del bilancio, del riordino della macchina amministrativa, di contenimento della spesa, oltre ai tanti progetti che avevamo messo in campo (in parte realizzati e in larga parte ancora da realizzare). Così come resta Priverno: una città straordinaria, piena di potenzialità, di talenti, di bellezza, che ha bisogno solo di essere pacificata e valorizzata, di essere ricondotta a comunità. Per questo abbiamo lanciato, e continuiamo a lanciare, un appello all’unità di tutte le “forze sane” della città che dovrebbero unirsi e con grande umiltà dare un contributo alla rinascita del paese. Questo non significa – come, invece, vorrebbe qualcuno – mettere insieme tutto e il contrario di tutto, ma mettere insieme forze coerenti e credibili che condividono prospettive e progetti. Perché il tema – come ci insegnano le recenti vicende – è non solo vincere, ma anche governare bene e dare continuità e stabilità all’azione amministrativa.
Ci pare che però sino ad oggi, dai molti attori che sembrano volersi proporre alla guida della città, abbiamo ascoltato raramente proposte che alludano ad un progetto di governo serio per Priverno. Abbiamo sentito molti che sono contro qualcosa, o peggio contro qualcuno, che si limitano ad elencare i tanti problemi della città, ma francamente abbiamo sentito parlare ancora troppo poco di proposte e soluzioni fattibili. Senza una prospettiva realistica e innovativa che alluda ad un futuro della città tanto di breve, quanto di lungo periodo, non si va da nessuna parte. Non è con la fiera delle banalità, con la ripetizione stanca di ciò che si dice da decenni (senza che si sia concluso mai nulla) che si può rialzare questo territorio.
Occorrerebbe cominciare a parlare seriamente di patrimonio artistico e patrimonio dell’ente, assetto urbanistico, ambiente, valorizzazione del territorio, sistema di raccolta rifiuti, assetto della tassazione e riorganizzazione della macchina amministrativa, servizi di trasporto e servizi pubblici, sanità e servizi sociali, attività produttive, valorizzazione dei prodotti tipici e turismo, cultura, etc. Ecco, sfidiamo chiunque a dire che cosa vuole fare in concreto suoi singoli temi. E questa sfida per primi l’accettiamo noi, che abbiamo cominciato già con Penso Propositivo e ci attiveremo sempre più nei prossimi giorni. Perché spero che la prossima campagna elettorale sia giocata soprattutto su ciò che si vuole fare e sul futuro della città e non sulle piccole beghe e le misere questioni tutte interne alla politica e a quel poco che resta dei partiti rispetto alle quali i cittadini sono giustamente nauseati”.