Roba da non credere a Priverno; un 26enne di Sezze, che all’epoca dei fatti lavorava per una società di Latina che si occupava del recapito della corrispondenza ordinaria di una banca privernate, è stato denunciato dai Carabinieri di Priverno per violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza. In parole povere, invece di recapitare a destinazione le lettere indirizzate dalla banca a soci e clienti, le contrassegnava elettronicamente di vidimazione di regolare recapito, ma poi le buttava tutte insieme in un cassonetto. A scoprirlo, come detto, sono stati gli stessi militari dell’Arma che dopo il rinvenimento, all’interno di un cassonetto dell’immondizia di oltre 160 buste di corrispondenza bancaria, di probabile provenienza delittuosa, contrassegnata da mittenti o destinatari del luogo, hanno identificato e deferito, in stato di libertà, per il reato di “violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza”, il 26enne in questione, già dipendente di una società affidataria di servizio postale privato di Latina. L’uomo è ritenuto responsabile di essersi disfatto della citata corrispondenza bancaria, contrassegnandone elettronicamente l’avvenuto regolare recapito.