Che si stesse riproponendo il problema lo si era capito già da qualche giorno. I social se usati bene servono proprio a questo. A informare. E infatti più di qualcuno ha ricominciato a mettere di nuovo foto dell’acqua torbida che esce dai rubinetti delle case di Priverno. I cittadini sono molto arrabbiati e si stanno organizzando per una protesta legittima. I toni si alzano e scendono in campo anche i medici per far presente che qui non si tratta più di un’emergenza. E che bisogna pensare agli anziani, soprattutto. L’acqua è un bene primario. Il Sindaco è stato costretto per l’ennesima volta a emanare un’ordinanza in cui vieta l’uso alimentare dell’acqua che esce dai rubinetti. Che cosa sta accadendo nelle falde che da Fiumicello arrivano fino al paese di Priverno? Certo che normale non è, se per giorni e giorni, come è successo l’altra volta, esce acqua mista a fango.
La gente è davvero esasperata. Paga bollette salate per un servizio pessimo e poi deve provvedere a spendere ancora per bere e cucinare. Senza parlare degli elettrodomestici. C’è davvero qualcosa che non va. Tutti invocano la riduzione in bolletta per un servizio pessimo. E ovviamente se la prendono con il Sindaco Anna Maria Bilancia che su fb risponde a chi l’attacca…. “Tutto quello che è in potere del Comune, si è fatto e si fa. Vi ho informato sempre delle diffide, degli incontri, delle richieste che insieme agli altri comuni che fanno capo a Fiumicello abbiamo fatto, tra cui quella di una riduzione in bolletta. Il prossimo 19 febbraio ci sarà una conferenza apposita e vedremo cosa succederà , ma vi prego di non sentenziare cose che non stanno né in cielo né in terra, che creano solo confusione. Il comune non può legittimamente sospendere delle bollette che sono intestate ad altri. Ogni utente ha un contratto con Acqualatina per il quale vengono emesse delle bollette che può decidere di non pagare o pagare. So che alcuni cittadini lo stanno facendo nella loro libertà e nel loro diritto di scelta. Fatelo pure voi, se volete. A me in rappresentanza dell’Ente e della Comunità tocca far in modo che si trovino delle soluzioni percorribili ed è quello che sto facendo insieme agli altri comuni”.
Ma i cittadini non si fidano più e si stanno muovendo in loro tutela in altro modo. Partita un po’ in sordina, la parola è: facciamo tutti una class action contro Acqualatina. Che cosa è la class action o azione di classe? E’ è un procedimento giudiziale con iter semplificato, previsto dall’art. 140-bis del Codice del Consumo. Viene utilizzata per tutelare in via aggregata i diritti vantati da più consumatori ( i cittadini di Priverno in questo caso) nei confronti di un medesimo soggetto ( Acqualatina). In sintesi significa questo. Pur essendo dei consumatori, individuali, il procedimento giudiziale può attraverso questa formula diventare collettivo . Il vantaggio è quello di consentire una suddivisione delle spese sì, ma soprattutto acquisire una forza maggiore a livello probatorio e processuale.
Ne è nata subito una pagina fb in cui si danno spiegazioni al riguardo. I cittadini che vogliono partecipare, infatti, si devono recare presso lo studio dell’avvocato Emanuela Di Stefano, in via della Stazione e consegnare un modulo compilato da cui risulti l’intestatario dell’utenza, copia di un documento di riconoscimento, copia del codice fiscale e copia dell’ultima bolletta pagata. Il tutto entro il 23 febbraio.