Matteo Adinolfi al Viminale, oggi pomeriggio, per un incontro con Matteo Salvini. Servirà a fare il punto, insieme agli altri eletti al Parlamento Europeo.
L’esponente pontino della Lega, con 32.578 preferenze assegnate nella circoscrizione Italia Centro, arriva a Bruxelles dalla settima posizione della lista del Carroccio, dalla quale verrà sfilato il capitano per incompatibilità con la carica di ministro. “Tengo a precisare – ha commentato questa mattina il consigliere comunale di Latina – che sono stato eletto con i voti della mia provincia: 22.670 preferenze, con una Lega al 38,90%. Fuori ho recuperato 10mila voti che hanno consolidato la mia posizione, ma me ne sarebbero bastati molti di meno. Peccato, invece, aver perso migliaia di voti, in provincia di Latina, espressi in difformità alla parità di genere: gli elettori nelle preferenze hanno indicato Salvini e Adinolfi, con la conseguenza che per Salvini il voto è risultato valido, per Adinolfi no”.
Adinolfi è al settimo cielo, stamane lo abbiamo “beccato” in partenza per Roma. “Sono molto soddisfatto – ha detto – per il successo elettorale della Lega in provincia: primo partito anche nel capoluogo, il che vorrà dire che saremo protagonisti del futuro della città. Il dato elettorale emerso dalla consultazione di domenica scorsa mette in evidenza che il partito in questa provincia ha una struttura perfettamente funzionante, altrimenti tutti quei voti non li avrei presi. Quello che voglio dire che non ha tirato solo il leader Salvini. Vale la pena sottolineare il fatto che le due candidate Cinzia Bonfrisco e Luisa Regimenti, in provincia di Latina, hanno preso rispettivamente 7.390 e 6.107 preferenze, grazie alle quali a livello circoscrizionale hanno potuto scavalcarmi posizionandosi avanti a me. Entrambe le ho indicate ai miei elettori come seconde preferenze. Come sempre sono stato generoso con le donne”.
Il neo erurodeputato leghista ringrazia i cittadini che gli hanno dato fiducia e tutti coloro del partito che hanno consentito lo straordinario successo. L’insediamento è previsto per i primi di luglio. “In Europa – ha concluso – per sbloccare infrastrutture e turismo e per tutelare i nostri agricoltori. Se l’economia di questa provincia non dovesse decollare neanche con tre deputati pontini eletti al Parlamento europeo con una sola elezione, allora vorrà dire che dovremmo fare qualche altra cosa nella vita. Io sono convinto che da Bruxelles arriveranno buone notizie”.