“Sull’annosa vicenda del precariato nella Asl pontina, rappresentato da operatori sanitari e professionali che si sono prodigati per garantire continuità e prestazioni assistenziali adeguato, la Regione si è attivata ad ogni livello con il fine di ricercare, nel modo migliore e nel rispetto dell’ordinamento, tutte le condizioni utili per la tutela dei lavoratori. Le inevitabili riflessioni sull’impatto sociale del perdurante precariato, e le conseguenti implicazioni sui livelli assistenziali hanno fornito la spinta ad una proposta di legge regionale depositata presso l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale”. Lo rende noto il consigliere regionale del Pd Enrico Forte.
“In particolare, la proposta tende a modificare la normativa vigente relativa all’assestamento di bilancio (legge regionale 11 agosto 2008 – numero 14): un atto di legislazione regionale che vuole superare gli aspetti burocratico-amministrativi che oggi ancora impediscono di mettere la parola fine al lungo travaglio del precariato nella Asl di Latina e, più in generale, di tutte le aziende sanitarie del Lazio. E’ stato stato necessario – spiega Forte – approfondire e capire che il sistema autorizzativo regionale della deroga parziale al blocco del turn-over doveva essere superato; doveva essere sostituito con un nuovo sistema basato sull’attribuzione da parte della Regione del budget in favore delle Asl unicamente finalizzato al reclutamento aziendale delle risorse umane. Tale budget – spiega ancora- è determinato nel rispetto dell’equilibrio economico-finanziario del sistema sanitario regionale e risponde a tutte le disposizioni statali, regionali e commissariali in materia di organizzazione e di personale sanitario. Pertanto, il budget annuale conterrà l’ammontare economico-finanziario dei singoli piani di fabbisogno di personale: una volta determinati i piani di fabbisogno, le aziende potranno dunque procedere con le assunzioni previste senza la necessità di un ulteriore atto autorizzativo regionale. L’autorizzazione regionale – aggiunge Forte – è prevista anche per gli incarichi di Direttore di struttura complessa, atteso il rilevante ruolo che tali figure ricoprono in stretta correlazione con la programmazione regionale in materia sanitaria. Inoltre, al fine di garantire la trasparenza e l’adeguata pubblicità alle procedure selettive, i bandi di concorso dovranno essere pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, sulla Gazzetta ufficiale e sul sito web aziendale. Per l’avvenire, al fine di evitare nuove forme di precariato è previsto, quale regola eccezionale, che laddove dovesse emergere carenza di personale riconducibile unicamente ad imprevedibilità e non programmabilità, le Aziende potranno chiedere l’autorizzazione alla Regione all’assunzione di personale, con contratto a tempo indeterminato o con contratto a tempo determinato (sempre nel rispetto delle disposizioni in materia), al di fuori dell’ordinaria procedura e tempistica di approvazione del budget assunzionale. Le nuove disposizioni troveranno applicazione anche alle fattispecie previste dalla Stato per il personale del servizio sanitario regionale con contratto precario o atipici. L’obiettivo della legge – conclude Forte – è quello di snellire e semplificare le procedure di reclutamento del personale e conferire alle Aziende Sanitarie maggiore autonomia perché le assunzioni possano rispondere anche al criterio della ‘tempestività’, ciò nel rispetto della normativa vigente e soprattutto tutelando i livelli di assistenza che oggi gli operatori sanitari “ precari” hanno garantito e garantiscono con il loro impegno e professionalità. Vogliamo voltare pagina rispetto al passato con procedure certe e criteri trasparenti”.