Si è tenuta oggi a Roma, presso la Regione Lazio, la conferenza dei servizi per l’esame dei tre progetti in concorrenza per la realizzazione di un porto turistico a Cala dell’Acqua, in località Le Forna di Ponza. Visto che il sindaco Piero Vigorelli aveva espresso il diniego alla partecipazione dei comitati cittadini Rinascita per Ponza e Samip, i deputati regionali Gaia Pernarella e Silvana Denicolò del Movimento cinque Stelle, su richiesta degli attivisti ponzesi, hanno presenziato all’appuntamento a tutela degli interessi della popolazione residente nella frazione dell’isola.
Il Genio Civile ha subito stoppato due dei tre progetti, ed esattamente quelli delle società Marina di Ponza srl e Marina dei Medici srl-Teseco spa i cui elaborati prevedevano strutture a terra incompatibili con il vigente Piano regolatore generale. Meritevole di attenzione è risultato, invece, il progetto della Marina Cala dell’Acqua srl per il quale, però, gli enti preposti avrebbero eccepito non poco tanto da dover formulare, quanto prima, precise prescrizioni per ricondurre il piano a una struttura possibile.
“Il progetto di Marina di Cala dell’Acqua – ha commentato il sindaco Vigorelli con un post affidato a Facebook – è apparso il meno invasivo dal punto di vista ambientale, nonché il più aderente alle esigenze della piccola marineria ponzese (con quasi 90 posti barca a disposizione del Comune)”.
Novanta posti che il primo cittadino ha assicurato ai fornesi, rispondendo ad un quesito formulato dai cinquestelle, che saranno assegnati mediante bando. Il sindaco ha anche chiesto alla società prescelta di prevedere nel progetto esecutivo e definitivo un’area cantieristica con relativa volumetria, per garantire la massima efficienza del porto (e la delocalizzazione dei cantieri ponzesi da Santa Maria) e possibilità di attracco per i mezzi di navigazione veloce di linea con la terraferma per favorire l’afflusso turistico a le Forna e decongestionare il traffico del porto borbonico al centro di Ponza.
I grillini da parte loro resteranno vigili, sia per verificare il tipo di prescrizioni che la conferenza verbalizzerà sia il rispetto delle stesse da parte del progettista prima che l’iter vada avanti per l’approvazione dell’opera. E non solo. Pernarella, in particolare, ha sollevato dubbi e perplessità sul numero dei posti barca riservati ai fornesi, atteso che il vicino approdo di Cala Feola, come ammesso dallo stesso sindaco, sarà destinato a scomparire con la nuova struttura di Cala dell’Acqua. Il timore è che gli attracchi previsti per i ponzesi risultino insufficienti a soddisfare le esigenze dei fornesi e degli operatori di Cala Feola. Altra questione che resta da capire meglio sono le opere a terra.