I consiglieri comunali del gruppo Il Girasole per Pontinia, Paolo Torelli e Daniela Lauretti, chiedono al sindaco Carlo Medici un intervento per contrastare la prostituzione lungo le strade comunali. Si tratta di un problema molto sentito anche in termini di sicurezza stradale.
“La strada Appia, alcune Migliare periferiche di Pontinia e la zona industriale di Mazzocchio rischiano di essere trasformate in zone a luci rosse – spiegano i due consiglieri di opposizione -. Sono caratterizzate dalla presenza di donne, in abiti succinti, che sostano cercando di attirare in modo anche estremamente palese l’attenzione di quelli che presumibilmente possono essere dei clienti. I residenti si lamentano. Sono evidenti i problemi connessi alla sicurezza stradale e, soprattutto, di queste donne, spesso di età molto giovane, che si trovano sul ciglio di strade poco illuminate. In questo contesto abbiamo inviato una nota al sindaco di Pontinia chiedendogli di emanare un’ordinanza con la quale, attraverso il deterrente della sanzione, si possa limitare tale fenomeno. Lo diciamo spinti non dalla falsa morale e, soprattutto, consapevoli del fatto che in Italia purtroppo la prostituzione non è un reato e l’ordinanza del sindaco va inquadrata per quello che è, cioè uno strumento di portata limitata e di efficacia tutta da verificare pensato per limitare il fenomeno che in alcune zone della città è particolarmente visibile, e non solo di notte, con inevitabili strascichi relativi all’ordine pubblico e alla quiete. Non pensiamo in questo modo che il problema possa essere risolto. Ma siamo convinti del fatto che oggi più che mai queste donne vadano tutelate. E’ vergognoso che giovani ragazze debbano mercificare il proprio corpo. Che debbano umiliare se stesse. Perché la prostituzione è una schiavitù e una forma di violenza verso chi la esercita, lede la dignità della donna costretta a ricorrere a tale espediente magari per contrastare condizioni di miseria e povertà o perché costretta dallo sfruttamento illegale e dal controllo della malavita. Crediamo che non intervenire, anche con i pochi strumenti che un sindaco ed una amministrazione comunale hanno a disposizione, sia favorire e certo non contribuire a debellare tale fenomeno. Ci auguriamo che il sindaco Medici colga questa occasione per dare un segnale concreto di civiltà e rendere Pontinia la città delle tutele e della sicurezza”.