Niente primarie e zero rinnovamento nella lista che sostiene la candidatura a sindaco di Pontinia di Carlo Medici: Paolo Cima lascia il Partito democratico.
Una scelta difficile
“Una decisione sofferta ma doverosa”, precisa Cima che aggiunge: il mio ruolo e la mia persona non sono state mai prese realmente in considerazione. Ribadisco altresì che non mi sono mai sentito tutelato dal partito a livello provinciale. Una decisione non facile ma giusta”.
In bocca al lupo a Medici
Nessuna polemica nei confronti di Carlo Medici . Anzi. Cima gli fa un grande “in bocca al lupo per la campagna elettorale”. Ma, “a seguito del percorso fatto, non sono convinto – dice Cima -. Ho moltissimi dubbi, soprattutto per il futuro. Non sarei di aiuto. Per coerenza preferisco quindi fare un passo indietro e lasciare spazio ad altri”.
Le motivazioni del divorzio
“Per quanto riguarda le motivazioni di questa scelta – spiega nel dettaglio – sono soprattutto due le cose che mi spingono a lasciare il Pd. La scelta di non fare le primarie e il mancato rinnovamento della lista (le due cose sono collegate). Due punti per cui mi sono battuto in questi anni e che sono stati vanificati dalle decisioni prese. Decisioni prese dall’alto e che vanno contro i principi e le regole previste dallo statuto del Pd sia a livello regionale sia a livello nazionale. Ne esco a testa alta”.
Una questione di dignità
“La dignità, anche in politica – conclude -, rimane la cosa più importante. Non ho nessuna intenzione di lasciare la politica. Ho l’ambizione di formare un mio gruppo politico e lavorare per il futuro sempre con grande impegno e determinazione”.