Come ormai da tradizione, si è svolta la cena di fine anno dei movimenti Azione Pontina e di Azione Nazionale recentemente costituita. Un appuntamento per fare il resoconto delle iniziative svolte ma anche ad indicare le prospettive future
L’incontro allargato ai simpatizzanti ha visto la partecipazione di quasi 300 persone, un numero che è andato al di là delle aspettative mettendo a dura prova l’organizzazione della serata e dello stesso locale.
Presenti i consiglieri comunali di Pontinia Simone Coco e Alfonso Donnarumma, oltre che il presidente di Azione Nazionale Massimiliano Antelmi e l’ex sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo, il saluto è stato portato dal consigliere Giuseppe Mochi, che ha innanzitutto sottolineato come la riuscita della serata è stata dovuta al lavoro e alle numerose iniziative svolte dai rispettivi movimenti sul territorio, dalla credibilità di chi le rappresenta e dalla capacità di interagire con il tessuto sociale ed economico della città.
Da sottolineare anche, che tutti i presenti, si sono pagati la cena da soli, sinonimo questo di affetto e volontà di partecipazione.
“Questa è una comunità umana e politica che nonostante la sconfitta elettorale non si è sciolta ma anzi si è rafforzata è intende essere la ‘spina nel fianco’ dell’amministrazione – ha dichiarato Mochi -. Non intendiamo abbassare la guardia sulla trasparenza amministrativa e continueremo a portare avanti dai banchi della opposizione le nostre tesi del programma amministrativo dell’ultima campagna elettorale. Anche la recente campagna referendaria nella quale ci siamo impegnanti per il No in prima persona ha dimostrato, nel giro di sei mesi, che l’attuale compagine amministrativa è minoranza in questa città.
La serata ha affrontato anche il tema della “valorizzazione dei prodotti tipici locali”, per cui si è conclusa con una lotteria che ha come premi i prodotti delle aziende del territorio.
“Con questo meccanismo – ha spiegato il consigliere Mochi – abbiamo fatto conoscere le eccellenze in campo agro-alimentare ai nostri cittadini, perché è paradossale il fatto, che nonostante si abiti a pochi chilometri dalle stesse non si conoscono le qualità dei nostri prodotti. Far conoscere le nostre aziende significa oltre che consumare prodotti di qualità a chilometro zero, difendere i posti di lavoro e creare indotto sul territorio. All’amministrazione invece, il compito di costruire le condizioni per le quali la nostra città possa diventare meta di turismo enogastronomico così come accade in tanti posti d’Italia”. “Su questa idea ci impegneremo dai banchi della minoranza”, ha concluso il consigliere Mochi.