Sarà la Regione Lazio a favorire la realizzazione, a cura della società Sogin, dell’intervento strutturale per il ponte sul Ma(o)scarello a Latina. L’opera sarà realizzata ai sensi della legge numero 27 del 24 marzo 2012, che prevede che sia la Regione competente a promuovere accordi tra il proponente e gli enti locali interessati, in questo caso la Sogin e il Comune di Latina.
La giunta municipale, come preannunciato nei giorni scorsi dall’assessore ai Lavori pubblici Emilio Ranieri, ha deliberato la proposta di manifestare l’interesse presso la Regione Lazio a realizzare i lavori per il recupero del ponte. Un passaggio formale ma necessario affinché la società Sogin possa prendere in consegna la struttura e restituirla a lavori finiti, eseguendo un progetto concordato con il Comune. “Puntiamo a un ponte antisismico”, aggiunge l’assessore Ranieri.
L’intervento di recupero della piena funzionalità dell’infrastruttura di via Valmontorio a Foce Verde, attualmente limitata nella portata dei carichi, sarà finanziato con una componente della tariffa dell’energia elettrica finalizzata alla compensazione ambientale prevista per il territorio, in considerazione della presenza dell’ex centrale nucleare di Borgo Sabotino in fase avanzata di decommissioning. L’annuncio risale a settembre 2018.
La delibera di giunta, approvata ieri, su indirizzo dell’assessore Ranieri rimette in parte in discussione la realizzazione del progetto “Il Sentiero della Bonifica Pontina”, composto anche dal “Percorso CicloTuristico” e dalle “Vie d’Acqua”, riconoscendo prioritario l’intervento relativo al ponte sul Mascarello. La Sogin aveva dato la sua disponibilità a finanziare una parte del progetto proposto da “Latina in bicicletta”, ma la scelta prioritaria dell’amministrazione di convogliare sul ponte le risorse cambia le carte in tavola. Con la delibera approvata ieri, infatti, viene revocato il punto 3 di una precedente delibera, la 130/2018, con la promessa di trovare copertura finanziaria con altre fonti.
Il ponte sul Mascarello, o Moscarello come dir si voglia (originariamente Moscarello, poi diventato Mascarello per un refuso che permane negli atti del Comune), sebbene coperto da certificato di agibilità in condizioni di carichi ridotti (prova ne è che la circolazione dei veicoli è limitata a sensi alternati), resta un sorvegliato speciale. La necessità di intervenire con la massima urgenza su questa infrastruttura del lungomare di Latina è stata segnalata al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti all’indomani del crollo del ponte Morandi a Genova. Il Mit aveva chiesto a tutti i Comuni d’Italia notizie sulle condizioni dei propri ponti e da Latina Ranieri aveva risposto che intervenire sul ponte Mascarello era prioritario e urgente.