Ponte Mascarello, più complicata di quanto si pensasse

Il ponte e la foce del Mascarello

Si è svolto ieri nelle aule del Comune di Latina il sulla situazione che da anni riguarda l’iter giuridico inerente al progetto del rifacimento del Ponte Mascarello a Foce Verde. L’amministrazione Celentano ha incontrato i vertici di Sogin, l’azienda pubblica incaricata della gestione delle operazioni di decommissioning delle centrali nucleari dismesse, che si è fatta carico dei lavori di quello che sarà il nuovo ponte.

“Vi siamo grati per avere aderito al nostro invito.  ha esordito il sindaco Matilde Celentano – Quello del ponte sul Mascarello è un problema annoso e per questo sempre più avvertito dai nostri concittadini, perché si tratta di un passaggio di smistamento del traffico fondamentale per la città ed in particolare per i residenti di borgo Sabotino, Borgo Santa Maria e Borgo Bainsizza, nonché per le migliaia di automobilisti che durante la stagione estiva si spostano sul litorale. La realizzazione di questa opera è di particolare importanza per l’intera comunità cittadina”.

L’Amministratore delegato di Sogin, Gian Luca Artizzu, ha risposto in maniera molto diretta: “Voglio essere trasparente – ha spiegato – e oltre a ribadire la nostra completa disponibilità nei confronti dell’amministrazione comunale di Latina e la nostra determinazione a voler onorare gli impegni assunti dalla nostra azienda su un territorio importante come quello pontino, sento il dovere di informarvi su una serie di problematiche che stiamo incontrando per venire a capo di una questione che si è rivelata più complessa di quanto si pensava. Voglio aggiungere che per superare gli scogli che abbiamo di fronte riteniamo sia opportuno cominciare da subito ad operare in completa sinergia e costante contatto per cercare di venire incontro a quella che ci sembra una vostra esigenza fondamentale, quella rappresentata dal fattore tempo”.

Al termine di un confronto molto costruttivo dal quale sono emerse con grande trasparenza tutte le sfaccettature dell’iter che dovrà portare all’avvio del cantiere, si spera in tempi ragionevoli, Sogin e Comune di Latina si sono dati appuntamento tra qualche settimana per valutare, con il sostegno di alcuni pareri in arrivo dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, se dare avvio immediato ad una conferenza dei servizi oppure ad un tavolo tecnico, due soluzioni diverse per il medesimo obiettivo, che è quello di restituire alla città di Latina un’infrastruttura  la cui inagibilità viene ormai percepita come una mutilazione della viabilità sul territorio.