La Coldiretti di Latina e Frosinone ha un nuovo direttore: è Pietro Greco, di Mottola (Taranto). In precedenza ha guidato le federazioni sarde di Sassari e Gallura e poi, in Sicilia, quelle di Ragusa e Siracusa. Oggi l’arrivo a Latina, dove si insedierà a tutti gli effetti solo ai primi di febbraio.
“Mi piace costruire rapporti con i soci, conoscere le loro aziende, familiarizzare con il territorio. Anche qui, come ho sempre fatto finora, parteciperò alle assemblee di sezione perché – ha anticipato Greco nel suo primo saluto al Consiglio – il contatto con ciascuna delle diverse aree della provincia facilita la conoscenza delle singole realtà che, come spesso accade, hanno punti di forza e criticità diversi da zona a zona. La conoscenza favorisce una migliore organizzazione del lavoro e la diversificazione delle possibili soluzioni alle problematiche del settore”.
A presentare Greco ai componenti del Consiglio sono stati il presidente provinciale Carlo Crocetti, il dirigente confederale Antonio Biso e il direttore della Coldiretti del Lazio, Aldo Mattia. “Dirigere la Coldiretti nei paraggi di Roma, la città che ospita le attività politiche e istituzionali del Paese, richiede molta attenzione e grande equilibrio. Il tuo arrivo – ha detto Mattia rivolgendosi a Greco – rafforza un assetto operativo che deve ogni giorno fronteggiare situazioni sindacali sempre più complesse”. Proprio in quest’ottica l’uscente Paolo De Ciutiis è stato chiamato in forza alla federazione regionale della Coldiretti per coadiuvare il direttore nella gestione delle relazioni e delle attività istituzionali. “A Roma – ha commentato De Ciutiis – farò tesoro delle esperienze maturate nel Basso Lazio. Latina e Frosinone sono state una palestra di vita e di lavoro formativa e gratificante”.
“Arrivo da territori a forte vocazione agricola, come quelli che mi sono stati affidati oggi. Ricordo che a Ragusa il sistema locale fu messo a dura prova quando il sindaco chiese agli agricoltori di rifornire le mense, per 1.500 pasti al giorno, con i loro prodotti. Mi pare – ha rilevato Greco – che la frammentazione produttiva sia un limite anche qui. Aggregare sarà la nostra prima sfida, con l’obiettivo di creare una rete di produzione agricola che oltre alla qualità sviluppi anche la massa critica che serve per conquistare nuovo mercato e assicurare alle aziende associate ulteriori occasioni di reddito”.