La Confconsumatori ha scritto una lettera all’Inps e al Mef per chiedere chiarimenti e opportune misure correttive a favore dei cittadini che hanno ricevuto tardive rettifiche dall’istituto.
Nei mesi scorsi infatti, sono molti i pensionati che si sono visti recapitare lettere dell’INPS contenenti certificazioni Cud dell’anno 2020 rettificate, in sostituzione delle precedenti a suo tempo inviate.
Dal momento che la rettifica è pervenuta oltre la scadenza del 10 dicembre, i pensionati interessati dovranno presentare una certificazione integrativa entro marzo, per la quale è prevista una sanzione.
Nelle lettere ricevute dai pensionati l’Inps ha comunicato che “La rettifica si è resa necessaria per integrare, sostituire o correggere i dati della precedente Certificazione Unica, nella quale le somme certificate non corrispondevano a quelle effettivamente erogate o trattenute dall’Inps nel 2019”. La nuova certificazione unica è pervenuta successivamente alla data del 10.12.2020 entro la quale la dichiarazione dei redditi deve obbligatoriamente essere inviata.
A fronte di ciò, stante il riconosciuto ma non meglio specificato errore da parte dell’Inps, i destinatari di tale missiva si vedono costretti, entro il mese di marzo 2021, a presentare una dichiarazione integrativa per la quale è prevista una sanzione di euro 25. Qualora non provvedessero entro tale termine, potrebbero essere sanzionati dall’Agenzia delle Entrate per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi.
Confconsumatori ha invitato l’INPS a spiegare i motivi dell’errore massivo scusandosi con i pensionati. L’associazione ha altresì invitato il Ministero dell’Economia e l’Agenzia delle Entrate ad acconsentire alla riapertura dei termini per la presentazione delle denunce dei redditi senza alcuna sanzione. Parimenti Confconsumatori invita l’INPS a riconoscere un equo quanto automatico indennizzo di euro 50,00 da corrispondersi ai pensionati a titolo di risarcimento per il disagio connesso ai nuovi indispensabili accessi presso gli uffici di caf o di commercialisti.