In una città in cui si cerca a fatica di incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto, a favore di una mobilità più efficiente e sostenibile, la creazione di piste ciclabili non risulta ancora sufficiente a spingere i cittadini a sentirsi liberi e sicuri di passeggiare su due ruote. Le strade poco illuminate, soprattutto quelle periferiche della città, creano disagi e preoccupazioni per chi vorrebbe muoversi per le strade pedalando in sicurezza.
È partita lo scorso 11 Gennaio la campagna di crowdfunding sulla piattaforma italiana Eppela per cercare di realizzare un innovativo sistema di illuminazione per le biciclette chiamato Firefly. Si tratta di un dispositivo che coniuga la praticità della dinamo alla potenza del led, per un risultato economico, efficace e sostenibile. Il progetto nasce due anni fa da due giovani pontini che, a causa della scarsa illuminazione notturna nelle strade della città, sentono l’esigenza di mettere insieme le proprie idee e capacità per creare un dispositivo in grado di unire la funzionalità e la sicurezza di un’illuminazione a led, con il rispetto dei valori di eco sostenibilità. Le classiche dinamo e le vecchie lampadine ad incandescenza, infatti, non riescono a fornire un’adeguata illuminazione a coloro che utilizzano la bici come stile di vita o anche per una semplice passeggiata, mettendo a rischio la loro sicurezza in strada. Il dispositivo FireFly produce più luce rispetto alla maggior parte dei sistemi d’illuminazione tradizionali, senza la necessità di batterie.
Uno sguardo all’ambiente
Al giorno d’oggi non si può non considerare anche il lato eco sostenibile: utilizzare una luce a batterie implica non solo un dispendio economico, ma anche un impatto ambientale non indifferente. Il progetto FireFly si inserisce in un programma più ampio finalizzato alla creazione di una famiglia di sistemi tecnologici che promuovono l’utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano. Le sue dimensioni lo rendono universalmente compatibile con qualsiasi modello di portalampada tradizionale, e l’utilizzo dei classici fari da bici lo rende “insospettabile”, al riparo da furti o danneggiamenti.
Un progetto volto al sociale
Il progetto ha anche una valenza sociale poiché si impegna ad aiutare una comunità fortemente presente nel nostro territorio, permettendole di usufruire di un’adeguata illuminazione durante i suoi spostamenti in bici.
“Un esercito gentile e silenzioso, con la fronte fasciata da turbanti colorati popola da trent’anni le campagne della provincia di Latina, fra Sabaudia, San Vito, Fondi e il Parco Nazionale del Circeo. Sono i braccianti della seconda comunità Sikh più grande d’Italia. Si muovono su strade statali, di mattina prestissimo e in piena notte, a piedi o sulle loro biciclette, spesso sprovviste di qualsiasi illuminazione. Ogni anno contiamo almeno 20 casi di Sikh travolti dagli automobilisti”.
Grazie al sistema di crowdfunding è quindi possibile, in cambio di una ricompensa, fare un’offerta per sostenere il progetto e fare in modo che un bracciante riceva un kit completo di illuminazione. Al costo di una birra o per qualche euro in più, il progetto FireFly mette a disposizione la creatività per provare a migliorare la qualità della vita di chi pedala per andare a lavoro, a fare spesa o per chi fa sport. In altre parole, per chi crede che una giusta illuminazione sulle strade possa fare la differenza.